Luigi Liguori, una Malossi Racing Academy tutta gusto “qui e ora”

di Emanuela Macrì

Per anni ha seguito la Malossi Racing Academy e i Trofei Malossi in diretta su YouTube. Fino a quando ha deciso di entrarci, in quella diretta, per trasformarla nel suo qui e ora. Luigi Liguori, 28 anni - che fanno di lui il pilota più adulto dell’Academy edizione 2025 - vive a Napoli città dove lavora come addetto alla vendita in una concessionaria di mezzi a due ruote. Una passione cresciuta con lui ma coltivata, in pista, solo con qualche turno di prove libere. Alle competizioni, no, non ci pensava.

Fino alla proposta dell’Academy quella che più rispondeva alla mia esigenza prima: imparare tutto, ascoltando. L’idea formativa giusta di cui ho apprezzato, da subito, il concetto di partire tutti dalla stessa base, più o meno dallo stesso punto.” Con qualche scoperta in più “la completezza: dalla segreteria e le sue pratiche, alla bandiera a scacchi, passando per l’aula e il box.” Poi sorride e aggiunge “poi il marchio Malossi, chi non lo conosce?”

E con l’asfalto, come è andata? “Un impatto non proprio morbido. A Modena con la pioggia. Ma a Magione, con quell’acquazzone, forse è stato peggio!” Sì però… “beh l’emozione della prima gara è stato qualcosa di molto particolare. Passare “cosa ci faccio qui” al “che fortuna essere qui”. Già dopo il primo turno di libere a Modena benedicevo il momento di aver tentato la selezione. Ma a pensarci bene questo accadeva già prima, appena arrivato.” 

E con il Dragster Italjet, il mezzo che accompagna l’avventura della MRA, come è andata? “Una prima sensazione di… estraneità. Ma dovuta all’abitudine a mezzi con ruote più grandi. Uno scooter, in pista, non lo avevo mai provato.” Il battesimo della ruota bassa, dunque “che dopo qualche giro ha portato alla sorpresa di un gran mezzo. Migliore, in pista, di quanto ci si possa aspettare.” Giusto, per divertirsi.

Che poi è il suo primo obiettivo. “Come in gara2 a Magione quando non solo partivo casella numero 6, ma partivo pure male, perdendo subito qualche posizione. Tornare dalle retrovie, recuperare con qualche sorpasso, nonostante la pioggia, per portare a casa un risultato sotto bandiera migliore che in griglia. Il tutto mentre ero concentrato sulla gara, sì, ma soprattutto a godermi ogni metro.” Il suo QUI e ORA è proprio questo.

Ora però siamo a un punto particolare. Dopo due gare all’attivo, Modena e Magione, è tempo del giro di boa stagionale con la prova tra i cordoli dell’Autodromo del Levante di Binetto. Dove si cominceranno a fare i primi veri conti, a fissare obiettivi. Quello di Luigi, per la terza gara è uno solo: “vorrei arrivare al podio! Ma potrebbe andar bene anche sfiorarlo, sarebbe comunque un miglioramento rispetto a quelle due quinte posizioni di giornata raggiunte fino ad ora. Almeno un passo in avanti, dai…”

Con calma. La sua essenza napoletana, in pista, che lo porta a prendere le cose con la dovuta leggerezza. Che tutto è tranne che superficialità: “alla voracità del competere preferisco il sapore di ogni secondo che vivo. Sia nel box che tra le curve. Senza dannazioni, ma con tutto il gusto.” Anche di ascoltare e mettere in pratica anche i consigli dei coach. “Quello che ha funzionato meglio? “Impara un metodo, applicalo e vedrai il risultato” Senza strafare.” Come si diceva? Qui e ora? Eccone la ricetta, dunque.