Francesco Lembo, quanto ti cambia questa Academy!

di Emanuela Macrì

Francesco Lembo arriva alla Malossi Racing Academy tramite Armando Di Pasquale e il Team DPS, una sua e dei Trofei Malossi vecchia conoscenza. Il motivo però è tutto personale. “Pensavo fosse l’unica via per iniziare, seriamente, una vita in pista. Per l’organizzazione e la presenza, fondamentale, dei coach a seguire il percorso. Ne ho avuto conferma, anche se le previsioni erano sottostimate rispetto a quanto, poi, ho trovato qui.” 

Ovvero? “Il lavoro dei coach e con loro, il nostro. Non credevo potessero riuscire a seguire tutti, con tanto impegno e dedizione. Di lavorare e farci lavorare sui limiti. Individuando un obiettivo e trovando la strada per raggiungerlo, oltre le paure che ci frenano. Misurando il margine di possibilità che non pensi, nemmeno, di avere.”

E il suo di limite? “Le traiettorie! Ho ancora qualche pecca ma sto migliorando. Ho scoperto che mi piacciono le piste più tecniche, quelle che si dicono “guidate”, Magione e Binetto su tutte. E le curve a destra.”  La prima, in Umbria dove dice di essersi rilassato, trovando il feeling con il Dragster dopo il primo impatto di Modena. La seconda, in Puglia quella della prima vittoria di giornata. Non a caso.

E poi arriva Cervesina. Con le rain, compagne fidate di questa edizione dell’Academy, che ormai non hanno più segreti “visto che le abbiamo testate sul bagnato e pure sull’asciutto! Poco prima della partenza di gara2, infatti, aveva smesso di piovere ed è uscito un sole capace di asciugare la pista. E così si è pattinato un po’ sull’asfalto.” Che, però, non ha fermato né frenato la sfida “c’era la fame di vincere e quindi molti aspetti sono stati messi in secondo piano. Anche questo.”

Una giornata di gare a lottare lì davanti per Francesco, fino all’ultimo. “In gara2 avevo un problema nelle curve a sinistra, a cui ho rimediato con qualche staccata più brusca per recuperare il tempo perso. Ma in una curva sono uscito un po’ troppo largo e mentre pensavo a come contrastare Valentino Corsi, Ivan Giussani ci ha passati. Entrambi. E anche se volevo vincere, ho fatto di tutto per vincere, non mi dispiace che sia stato lui ad aggiudicarsi gara e giornata. C’è uno spirito di condivisione nel gruppo che mai avrei pensato. Quindi anche le altrui vittorie, sono un po’ meno amare.”

Addolcita, questa “perché è stata la gara in cui mi sono sentito meglio: ho affrontato ogni metro con più decisione, con la voglia e la convinzione di passare e vincere. Mentre prima mi demoralizzavo se uscivo male da una curva o se avevo la peggio in una bagarre. Questa volta no, mi ci sono buttato. In tutto.” E la cosa non è passata inosservata, regalandogli, ad opera di Francesco Bircolotti e Mattia Balletti, voci e commento delle dirette YT, anche un nuovo soprannome. “LemboLO – e ride – che trovo azzeccato e adeguato perché ha colto nel segno una crescita di carattere.” Perché quando gli parte, ora, mica li fermi.

Un carattere riservato, quello di Francesco, che in Malossi Racing Academy ha dovuto fare i conti con interviste, video, streaming “e mi ha fatto bene! Mi ha fatto uscire dalla troppa reticenza verso l’altro, in generale. Così come il gruppo, il confronto con gli altri ragazzi, lo scambio di idee, conoscere vite e situazioni diverse. Pensare che a Varano sarà l’ultima gara eh… mi spiace. Mi mancherà tutto questo.”

Giusto, il finale di stagione con tre giorni di prove e gare. Lembo, con il suo Dragster numero 6, dove posiziona l’asticella personale (a parte vincere che sì ma non è l’aspetto necessario - NdR)? “Eh… beh… vincere. Sì, vorrei vincere!” Eccolo il nuovo Francesco, quello che a Modena temeva di non riuscire a stare al passo con gli altri e che ora, a un passo da Varano non ha paura di dire che farà di tutto per battere tutti. Come e quanto ti cambia, questa Malossi Racing Academy!