Vincenzo Sciacca, re di coppe a Racalmuto

di Emanuela Macrì



L’uomo da battere nella domenica che voleva. Si può fare! E Vincenzo Sciacca sul circuito di Racalmuto lo farà. Dando forma e vita alla sua giornata finora migliore, cercando di trasformare in aria buona tutto il gas dato tra lo spegnimento del semaforo e la bandiera a scacchi che sventola. E non importa se luci e bandiere si moltiplicano per 70 e 100, il risultato dovrà essere quello che il pilota di Marsala ha fissato per la sua domenica. Quello che, alla fine, otterrà.

Perché sì, Si può fare! – come nella celebre scena del film Frankestein Junior, anche se qui non ci sono mostri da creare ma avversari da battere – si può partecipare a tutte le gare del programma di una domenica di Trofei Malossi; scendere da uno scooter 100cc e nel giro di pochi minuti, giusto il tempo di togliersi dalle mani e dagli occhi la manche, salire sulla sella di un 70cc e di una nuova storia; fare propri tutti i primi gradini dei podi delle categorie Scootermatic.

Si fa, dunque.  Ma come si fa? “Cercando di distribuire e dosare le forze da impiegare – spiega Vincenzo – perché devi considerare quanto una manche di Scootermatic100, per le caratteristiche della cilindrata, ti metterà, fisicamente, più alla prova dei nove giri di pista che affronterai in sella ai 70cc. Tenendo, poi, ben presente punti di forza e insidie delle due situazioni.”

Perché se nella seconda manche della 100cc il nemico numero uno è una gomma stagionata, a cui rimediare con una gara conservativa “una volta sicuro di non aver nessuno alle spalle si trattava solo mettere al sicuro il risultato che mi avrebbe portato diretto alla coppa di giornata” nella 70cc in capo alla lista dei contro ci sono altri e più numerosi avversari, di quelli che non ti regalano nulla e che ci proveranno fino all’ultima frazione di secondo.

E da quella seconda fila di partenza certo non potevo ipotecare nulla fin da subito. Anche se poi arriva la curva, l’ingresso della S che apre alla seconda parte della pista, e arriva l’ultimo giro con l’ultima occasione vera per compiere la missione giornaliera.” Che avrà la forma di colpo di reni e ginocchio a terra, di un sorpasso che vale un’ultima curva guidata in solitaria e la vittoria di manche.

Il segreto, allora, è tutto nella strategia? Motore? Azione? Ciak si gira, è forse l’unica, vera risposta. Perché ai Trofei Malossi se ti fai trovare pronto sul set Si può fare! E Vincenzo Sciacca sul circuito di Racalmuto lo ha fatto.