Tutto o niente. Vincenzo Sciacca trionfa nel Trofeo SM e nel TNSV 2025

di Emanuela Macrì

Due bersagli da non mancare, con due archi e tre frecce in dotazione. Polso fermo e mira perfetta come starter kit, 70 e 100cc, due team e un solo proposito: prendersi tutto. Vincenzo Sciacca aveva fissato gli obiettivi da tempo e, con la precisione di un tiratore scelto, non ne mancherà nemmeno mezzo. Tre le frazioni di gara a sua disposizione, e un circuito, quello di Varano de’ Melegari “in cui ho sempre vinto. Finora” diceva a una settimana dal World Malossi Day, la finalissima che ogni anno chiude la stagionale dei Trofei Malossi in tre giorni. 

Bersaglio numero 1: il Trofeo ScooterMatic. Quello che arriva alla resa dei conti finale con tre piloti a pari punti e motivazione. Schierandoli in griglia, dopo i due turni di qualifica, nelle prime quattro caselle. Paolo Birtele in pole, Vincenzo Sciacca (che qui corre sotto le insegne di BSC Moto) accanto e Francesco Buscema a scattare dalla quarta posizione. Quando il semaforo si spegne, però, non ce n’è più per nessuno. Perché questa è una finale speciale, in botta unica: qui vale il “tutto o niente” e chi passa per primo sotto la bandiera a scacchi si prende il titolo. Senza repliche.

Nel Trofeo SM avevo qualche incertezza a livello di motore. E per questo ho cercato subito di prender metri. La fuga, però, non è durata abbastanza e quando Birtele mi ha raggiunto non potevo far altro che studiarlo e capire dove potevo avere la meglio: alla x, senza dubbio. Ma a metà dell’ultimo giro il mio mezzo ha iniziato ad aver problemi di corrente, Paolo ha fatto una staccata da paura e così non rimaneva che giocarmela tutta al traguardo.” Con 21 millesimi di secondo di vantaggio che assomigliano ai 21 grammi che si dice siano il peso dell’anima. Perché l’anima, lì, sul rettilineo, il marsalese ce l’ha messa proprio tutta.

Il bersaglio numero 2, invece, è tutta un’altra storia. Perché il Trofeo Nazionale Scooter Velocità assegna il titolo al termine di due frazioni di gara, che rientrano nel novero della manche di scarto. I conti, quindi, sono aperti fino all’ultimo millesimo di secondo. Soprattutto quando Sciacca (qui in sella per Rotondo Corse), partito dalla seconda casella, tra Ignacio Roman e Francesco Buscema, e dopo aver dominato per due terzi della gara, viene messo alle corde da un freno anteriore che mette fine, prima del tempo, alla frazione di gara vinta poi da Roman. E mette una serie ipoteca sulla sua disfatta. 

Dopo quel finale senza fine, però “sapevo di poter scartare i due piazzamenti peggiori della stagione. Anche se ho avuto la certezza di essere ancora in gara per il titolo solo una volta uscito, quando, al box abbiamo fatto i conti: in gara2 dovevo vincere tenendomi dietro Buscema quale secondo e Roman quale terzo.” Un altro “tutto o niente.” Ancora un altro. 

Non avevo altra possibilità che non fosse la vittoria. Dovevo vincere. E così imposterò la gara.”  Senza tregua e senza lasciare nulla. “Quando mi hanno segnalato che Roman era fuori gioco, con Buscema alle spalle e tutto dalla mia, mi sono caricato ancora di più e mi sono messo a martellare.” Il resto è lì. Nella seconda manche portata a casa, sebbene il titolo di giornata sarà di Buscema, e in quel bersaglio centrato in pieno, quella targhetta con il suo nome che sul Trofeo Nazionale Scooter Velocità farà il paio con quella apposta nel 2021. Anche se questa volta i cc non sono 94 ma 100. Come la sua percentuale di efficienza: il 100%. 

Senza vie di mezzo. Vincenzo Sciacca arrivava a Varano con un solo obiettivo: prendersi tutto. E senza vie di mezzo, Vincenzo Sciacca lascerà Varano solo dopo essersi preso tutto. Titoli. Vittorie. Coppe. Soddisfazioni. Rivincita. A 70 e 100cc, senza distinzione. Due Trofei in palio, ScooterMatic e TNSV e due Trofei 2025 che portano il suo nome. Con quel “Tutto o niente” come marchio di fabbrica.