di Emanuela Macrì
Tutto torna. O te lo vai a prendere. Devais docet. Lo avevamo lasciato sul primo gradino del podio di giornata e stagione della Malossi Racing Academy 2023 e lo ritroviamo sul primo gradino del podio del Trofeo delle Regioni, al termine di quella sfida eccezionale, la gara che si disputa solo in occasione del World Malossi Day, evento conclusivo di ogni stagione dei Trofei Malossi, e schiera in griglia tutti i piloti di categoria dei tre Gironi per una sola, e decisiva, battaglia.
Una griglia peraltro “unica nel suo genere – racconta il pilota in forza al team Guzz Garage – perché dietro di me c’erano 25 piloti, davvero tanta gente, mentre davanti, e per la prima volta, non ne vedevo la solita schiera ma soltanto uno, a lato in casella 1, Alessio Chiollo.” Mentre con la coda dell’occhio guardava quel podio che si sarebbe andato a prendere, con due gare all’ultimo grammo di respiro.
Con una prima frazione, vinta “dopo una lotta esaltante con Joseph Boccaccio, partito alle mie spalle, dalla casella 5 ma diretto avversario - insieme a Emanuele Giordano - e pilota davvero di livello, oltre che una ottima persona. Insieme abbiamo dato vita a una bagarre che non siamo riusciti a portare fin sotto bandiera per via di un contatto (di cui, rivedendo i video, credo di aver gran parte della colpa e mi dispiace tantissimo) ma che ci ha impegnati parecchio. Con sorpassi continui, lui che faticava in staccata prima di curva 1 e io che andavo a prenderlo ma poi arrancavo nel finale di tracciato e lui che mi passava”.
Con una seconda frazione e il secondo posto dietro ad Alice Guzzon (perché tutto torna! E pure lei aveva qualcosa da riprendersi a Varano: (ri)vedi l’ultima sfida MRA - NdR ). “Complimenti a lei, forte come sempre. Ma negli 8 giri di gara non ci siamo regalati nulla. Io più veloce nelle entrate e uscite di curva, lei con quel gran motore (firmato Mart Motors) velocissima in curva e in rettilineo. Non riuscivo a passarla, a mettere in pratica quella strategia pensata di “esco dalla curva-arrivo più forte-mi metto in scia e la sorpasso” oppure “alla fine del rettilineo- sono dietro esco– freno più forte e la infilo”. No. Perché lei allungava e io rimanevo lì a cercare un modo. In debito di quell’esperienza che mi avrebbe consegnato, probabilmente, la soluzione.”
Ma blindando un titolo di giornata che sigilla una prima stagione sul 70cc “in cui son venuto fuori sulla distanza. È stato un percorso travagliato, per una combinazione di problemi tecnici nelle prime gare uniti alla mia inesperienza. Solo dopo la gara di Pomposa, che seguiva quella di Modena in cui mi son steso per ben due volte, con Guzz abbiamo capito che dovevamo ripensare il telaio per poter trovare la soluzione. Arrivata, infatti, insieme al secondo posto conquistato - insieme il terzo gradino del podio ScooterMatic che è taaaanta roba! - a Cervesina, la gara successiva”.
Lavorando al miglior finale di stagione che potesse pensare. “Con qualche problema tecnico sì nella giornata di venerdì, poi risolto nel sabato di qualifica e gara1 che ha aperto alla fase di divertimento puro.” Prendendo, però, appunto mentale del fatto che “Prima o poi tutto torna, ed è proprio quello il momento in cui non devi dimenticarti come e perché sia andato via.” Devais docet.