di Emanuela Macrì
Trofeo Nazionale Scooter Velocità. Prima manche della prima gara del Girone Nord dei Trofei Malossi edizione 2021. Ed è lì, fra quel minuto prima della prima e il secondo dopo la chiamata per l’ingresso dei piloti in pista che trova casa il prologo di questa storia, dai contorni quasi pulp. La storia di un occhio che cade lì, su una punzonatura che fino poco prima c’era ed ora non c’è più. E non può non esserci.
L’occhio, così come lo scooter 100cc e la punzonatura fantasma sono di Antonio Paduano. La frazione di gara che sta per prendere il via, pure. Anche se questo, ancora, nessuno lo sa e a guardare le qualifiche, pochi lo immaginano. Perché più di un secondo e quattro posizioni dalla pole, a volte, possono sembrare distanze siderali.
Ma questa è una storia QUASI pulp che si consuma nei secondi che vedono il direttore di gara sollecitare i partecipanti a fare il loro ingresso in pista, mentre il pilota del team Macera e Accardo Racing si porta al box delle verifiche tecniche per rimettere ogni cosa al suo posto. I secondi corrono e se si mettono a dar gas finisce che il cancello d’ingresso pista venga chiuso e ti tocca il ruolo di spettatore. Dal muretto.
E invece no perché tutto si risolve in pochi secondi e la casella numero 5 della griglia di partenza accoglie le gomme, rain per l’occasione, dello scooter 69. Tutto regolare, dunque. Ma per far sì che questa storia meriti l’onore della cronaca non può finire così. Così non può bastare. E Antonio lo sa. “Nel giro di ricognizione – racconta - entro subito in dialogo con il tracciato. Prendo appunti mentali che, di fatto, dopo una partenza non brillantissima, si rivelano utili. A recuperare posizioni, giro su giro e mettermi lì a un passo dal primo.”
Fino a quell’arrivo in volata e quella vittoria strappata di un soffio, un respiro lungo, appena, 32 millesimi di secondo. Fino a quella scena finale di una storia iniziata con un colpo di scena che finisce con un colpo di coda. Sotto la bandiera a scacchi.