di Emanuela Macrì
Ogni mattina una Social Media Manager si sveglia e sa che dovrà correre a leggere tutti i messaggi e commenti comparsi nottetempo sui profili social che gestisce. Anche Chiara Paratore, Social Media Manager dei Trofei Malossi sa che ogni mattina, e ogni lunedì mattina post gara soprattutto, dovrà correre al pc per selezionare foto - migliaia ad ogni gara! - rispondere alle richieste di informazioni e programmare l’attività online dei Trofei Malossi.
Lei che sul finire degli anni ’90 in qualche garage della periferia bolognese ha il primo contatto con Malossi grazie agli scooter (truccatissimi. E il suo, si dice, non fosse da meno!) degli amici che montano i componenti a marchio. Anche se ignora come, nello stesso momento, molti altri ragazzi in altrettanti garage siano alle prese con gli stessi componenti e la preparazione dei mezzi che porteranno nelle competizioni dedicate.
“Quello è un universo che scoprirò solo dopo aver incontrato Riccardo, quando comincerò a seguirlo nei fine settimana di gara. Cercando da subito di viverlo a pieno rendendomi utile, aiutando quando necessario in segreteria e nel paddock.” Ovunque ci sia bisogno di una mano e di buona volontà, con un inizio non facilissimo perché “devi affrancarti dal ruolo di fidanzata del capo per trovartene uno tutto tuo.” A meno che non sia lui a trovare te.
Quando Riccardo, per un moltiplicarsi di impegni professionali, non riesce più a seguire da solo il reparto comunicazione “inizia quel passaggio di consegne, graduale ma a flusso continuo che con quei primi rudimenti è solo l’inizio di questa storia, fatta di studio e corsi di formazione e aggiornamento continui. Fatta di ore trascorse a selezionare e pubblicare le immagini: un lavoro che richiede occhio e pazienza, guidato dall’esigenza di trovare gli scatti più adatti e capaci di raccontare quanto successo in pista.”
La storia di un’allieva che, ormai, ha superato il maestro. Perché con quel suo tocco ha saputo caratterizzare, dare una nuova forma e diventare il punto di riferimento di una comunità che una volta lasciato il paddock si ritrova online. Suoi i contenuti social, idee, programmazione e, insieme, la gestione e cura di quella community virtuale che fa parte della grande famiglia dei Trofei Malossi “il mio habitat, un luogo che mi somiglia: scanzonato, impegnato ma ironico. Che sa divertirsi e prendersi sul serio nelle giuste dosi, senza oltrepassare i limiti.”
Eccezion fatta per le rare, e peraltro previste, incursioni di qualche hater che si esercita online nello sfoggio di commenti decisamente fuori luogo. “Persone che non fanno parte - e non potrebbero mai - del nostro gruppo, la cui filosofia è quanto di più distante.” Alle parole digitate qui si preferiscono gas e umorismo. “Come un Massimo Mendogho che festeggia il titolo salendo sul podio della ScooterMatic vestito da gladiatore romano o Marco DelMastro che sulla griglia di partenza della T-Max Cup, per beffarsi di una fastidiosa pioggia battente, si presenta in accappatoio!”
Momenti di pura allegria, emblematici di uno spirito in cui Chiara si ritrova, in toto. Così come si rispecchia in quello staff che le somiglia “che è per me una famiglia nella famiglia. Un gruppo che cresce di anno in anno e si distingue da tutti: per le chiacchiere e la vitalità delle nostre tavolate, la perfetta sintonia e la grande serietà nei momenti più impegnativi del lavoro.”
Un gruppo che sta registrando una progressiva crescita della presenza femminile, già grande protagonista in segreteria, anche grazie alla attività, al fiuto di Chiara per “la scoperta, contatto e quindi la proposta di nuove collaboratrici: tra queste chi da qualche tempo racconta il nostro mondo (e qui scrive, NdR) e Chiara Gobbo che si occupa della parte grafica. E poi le Malossine!”
Quote rosa “accolte con favore in un ambiente maschile ma non maschilista e che spero di vedere presto sull’asfalto, con lo schieramento di una categoria tutta al femminile: la ScooterMatic Pink! Un sogno che non deve rimanere tale.” Anche se lei, e lo dichiara sin da ora, non vi parteciperà da pilota ma continuerà a lavorare per loro, scegliendo gli scatti dei sorpassi al limite e delle pieghe migliori: circa 3mila foto a manifestazione da visionare per un totale, nella stagione 2020, di 1.762 foto selezionate.
Occhi ormai allenati ai quali va aggiungendosi anche un certo orecchio. “Il messaggio più curioso ricevuto, tra i tantissimi che arrivano ogni giorno, conteneva l’audio di uno scooter che sgasa e la voce di un ragazzo che mi chiedeva cosa ne pensavo della messa a punto. E io lì a immaginare la scena, tanto immersa da riuscire quasi a sentire l’odore del gas. Divertita e meravigliata, affascinata da questo poliedrico mondo a due ruote.”
Divertita ma anche seriamente concentrata e organizzata. Perché Chiara Paratore, Social Media Manager dei Trofei Malossi sa che ogni mattina, e ogni lunedì mattina post gara soprattutto, appena sveglia dovrà correre al pc ed essere pronta. A tutto.