Paola e Marcello: la Segreteria dei Trofei Malossi, oltre il bancone

di Emanuela Macrì




Secondo Oscar Wilde Gli affari migliori si concludono a tavola. E ascoltando il racconto di Paola Amoruso sulla nascita della sua storia, ormai maggiorenne, di segretaria di manifestazione dei Trofei Malossi, non si può che concordare. Infatti “tutto ha avuto inizio con un incontro rappresentativo, un invito a cena da parte di Sandro Malossi per conoscere tutta la squadra di ufficiali di percorso dell’allora CSAI di cui facevo parte”. Un primo appuntamento che, manco a dirlo, si rivelerà un vero affare.

Una passione nata in tenera età quella di Paola “e coltivata insieme alle mie sorelle, anche grazie all’assenza di barriere: a casa nostra i motori non sono mai stati considerati una questione di genere e così ho potuto seguire le gare di Formula1, in modo programmato e sistematico ma da spettatrice. Fino a quando troverò, in questo mondo, il posto adatto a una persona come me, che ama la velocità ma non andare veloce.” Fino a quando, al termine dei corsi di formazione e le esperienze in pista, arriva la prima delle tante licenze a rinnovo biennale che seguiranno.

Per quel posto che la vede impegnata dietro il bancone e lavorare gomito a gomito con l’organizzatore il quale descrive la segreteria “il cuore pulsante e responsabile della manifestazione tutta. Che permette e tiene in piedi la struttura dell’evento, mentre ne verbalizza ogni aspetto e archivia ogni documento, dai permessi FMI al certificato di omologazione della pista, fino alla gestione delle iscrizioni dei partecipanti, controllando che ognuno sia in regola con la licenza. Occupandosi poi dell’affissione del regolamento della gara e del programma orario del suo svolgimento, delle classifiche e relativi tempi rilevati.”

Per quel posto che ogni tanto lascia “per dare un supporto in pista. Secondo necessità mi allontano dall’ufficio e prendo posto al cancelletto per il controllo degli ingressi dei piloti o per il ritiro dei talloncini. Fino alla griglia con bandiera rossa da sventolare sulla linea di partenza della gara.”  In soccorso, se necessario, anche di chi si trova in difficoltà come “ad Adria, qualche anno fa, quando aiutavo un pilota ad affrontare la pioggia battente del pomeriggio di gara reggendo il nastro adesivo mentre lui ruotava su sé stesso trasformandosi in una mummia… anti-pioggia!”

Paola che lascia la segreteria solo per breve tempo e, comunque, sempre in ottime mani. Quelle di Marcello Adamo, suo collaboratore ormai da una decina di anni, arrivato ai Trofei Malossi “per puro caso, da totale estraneo al mondo a due ruote perché – ride – da perfetto italiano medio cresco a pane e calcio. Centrocampista della Lucera, impegnato nel campionato di Promozione fino a un infortunio che metterà fine a sogni e carriera, il mio unico rapporto con uno scooter risaliva agli anni delle superiori e alla sola tratta sola casa-scuola.”

Ma poi “succede che la collega di lavoro di tutti i giorni mi chieda un aiuto per la manifestazione di Airola. Per quella prima volta a cui si sommeranno tutte le altre. Da subito, infatti, entro in sintonia con Sandro Malossi e con quel mondo che porta il suo nome e la sua impronta. E finisce che quella passione diventa anche la mia.” Tanto che ora, impegni permettendo, non è difficile vederlo spuntare a bordo pista per seguire qualche giro di gara.

Perché è difficile resistere al fascino – conclude la Segretaria – della competizione. Di tutti quei meccanismi e ragionamenti che stanno a monte di messe a punto e motori da preparare e che portano i piloti a vincere, anche, sulla base di una buona strategia e non solo grazie al fattore velocità.” Perché Paola, ricordiamolo, ama la velocità ma non andare veloce anche se nel suo curriculum, alla voce “ufficiale di gara in manifestazioni motoristiche su quattro ruote” vanta anche un’unica, ma vittoriosa, esperienza in una gara di slalom. Perché si sa, per dirla con Wilde, l’essere umano Sa resistere a tutto, fuorché alle tentazioni.