di Emanuela Macrì
Una risposta che vale un titolo Mondiale. Quella che Antonio Paduano (Team Rivieccio) sente arrivare via radio dalla sala crono al parco chiuso dove si trova al termine della seconda manche della World Malossi Day Cup. Quando chiede informazioni sulla classifica finale e alla domanda “è Paduano che vince il World?” sente risuonare un esaltante, incredibile, mai così bello: YES! “Lì mi sono messo le mani sul casco perché lo sapevo ma non ci potevo credere, mentre sentivo salire un’emozione che non so descrivere.”
Una sensazione nuova anche per un pilota come lui, con tanti anni di vittorie e titoli collezionati nei Trofei Malossi a cui mancava all’appello quella WMDC che ora, in questo 2021, porta il suo nome. Dopo una battaglia, sull’asfalto del Taruffi di Vallelunga, di quelle vere. Iniziata con un arrivo in circuito nella giornata di sabato perché trattenuto da impegni lavorativi il venerdì, per una qualifica da seconda fila in griglia e una quarta casella che, però, non lo spaventa. Motore ed esperienza non mancano. Concentrazione e convinzione, neppure.
E se nella prima manche, chiusa in seconda posizione dietro Alberto Consoli (Team Mannino) di soli 36 millesimi, e davanti a Roberto Tinoco (ALRacing Team Malossi) di soli 18 – giusto per dare un’idea circa il livello dello scontro – nella seconda ad aspettarlo c’è una bagarre ancora più accesa e tanta incertezza “perché i nomi a sgasare accanto a me dicono che il titolo è aperto e tutti lo possiamo vincere tutti.”
Nei primi giri, quindi “cerco di rimanere nel gruppo di testa e sul finale riesco a passare Consoli in staccata e infilare Tinoco in ingresso curva, prima del tornantino.” Lì, con il ginocchio a terra e il gas aperto “davanti a me ci sono Pietro Rizzo (Enneci Motor Racing) e Gennaro Scelzo (Team Palomba) – così al traguardo di gara2 – e so che devo stare lì attaccato a loro.”
Passata la bandiera a scacchi “chiedo conferme sull’ordine d’arrivo. Tinoco mi fa cenno di essere arrivato quarto. Quindi Consoli è quinto… E se la matematica non è un’opinione, a conti fatti, vuoi vedere che ho vinto il titolo?” Quel che succede poco dopo in parco chiuso, ormai è storia. Manca solo quel YES! E il ritorno al box dove lo attende Gianfranco Rivieccio, già pilota e Campione del Mondo nel 1999 quando la WMDC si era svolta in Belgio, a Spa, oggi preparatore, ora anche iridato, che sul motore e sull’intesa raggiunta per la messa a punto con Antonio ha costruito il suo capolavoro 2021.
E allora come ti vinco un titolo Mondiale? “Con un gran motore che gira al massimo – conclude Antonio Padux Paduano - come la testa, collegata al polso in ogni metro di pista. E qualche calcolo.” Oh…YES!