di Emanuela Macrì
Esiste un’unità di misura capace di calcolare la distanza tra un’idea e un podio? Forse no, ma il tempo che divide Marco Grana da una decisione alla sella di uno Zip 70cc si misura in poche ore. Il tutto scatta mentre si trova in Texas, dove da Direttore Tecnico di Moto3 e MotoE nel Team Sic58 Squadra Corse è impegnato nella tappa di Austin, GP degli Stati Uniti. È lì che si imbatte nel calendario dei Trofei Malossi e in una data, quella del weekend di gare in programma a Modena, che coincide giusto giusto con il suo fine settimana libero.
Il resto è la storia di una coincidenza che si trasforma in una combinazione perfetta. Quella di un numero di telefono e di una soluzione trovata nel giro di poco: “tornato in Italia – racconta Grana - ho pensato subito a Sandro Malossi, alla nostra lunga amicizia e quel suo numero subito composto per trovare una soluzione e una sella per me. Entrambe arriveranno nel giro di pochissimo. E il sabato mattina a Modena troverò ad attendermi uno scooter e il team Enneci Motor Racing di Maurizio Morgante e Nunzio Coglitore ad assistermi.”
Da zero a tuta-casco-box è davvero un attimo. Ma la salita arriva ora. “Perché sono 8 anni che non salgo su uno scooter, subito mi rendo conto che il livello si è notevolmente alzato e io non ho un minuto di allenamento all’attivo. A questo si aggiungono alcuni turni di prove libere sfumati a causa di alcune noie al mezzo.” Nulla di nuovo, però, per Marco, se non il ruolo di pilota in vece di quello di tecnico. “Con Maurizio e Nunzio abbiamo trovato da subito una grande intesa. Hanno fatto un grande lavoro mettendomi a disposizione uno scooter, davvero, performante.”
E in qualifica arrivano tutte le risposte alle richieste: “quella di intervenire accelerazione in uscita dai tornantini, di aver più gioco di gas e la sistemazione del freno posteriore che sarà perfetta.” Il resto ce lo mette il pilota “con quel 30% di aggressività in più rispetto alle libere” che gli vale la pole di categoria. E, dopo due bandiere a scacchi conquistate, un primo gradino del podio nel Trofeo ScooterMatic Regioni Nord ottenuto in una pista che pur distando pochi chilometri da casa gli è quasi sconosciuta.
Già dalla qualifica, però, capisce che potrebbe essere la sua: “prediligo i circuiti in cui si gira a sinistra e quindi so di poter guadagnare molto nelle curve in quella direzione. Modena, poi, ha un percorso misto con qualche tornantino, qualche staccata e qualche bel curvone bello veloce, e io in quelli mi diverto parecchio. La differenza, direi, di averla fatta nella parte mista veloce.”
In due gare completamente diverse perché dettate da condizioni meteo opposte. La prima baciata dal sole mentre la seconda con una minaccia di pioggia e vento e qualche gocciolina a seminare il dubbio sulla scelta della gomma da montare. “Scelta caduta sulla slick: in qualifica1 qualche goccia di pioggia mi aveva permesso di valutare e testare l’asfalto. Sapevo che avrebbe dovuto piovere parecchio e il tempo degli 8 giri di gara non sarebbero bastato a rendere preferibile l’uso della rain.”
Tutto concorre, dunque, ad arrivare sul podio quel 117, numero che arriva da lontano e che porta con sé in tutte le competizioni di kart, la sua passione, zona relax e disciplina che gli riesce meglio di tutte (cit.). Tutto concorre a trasformare un occhio che cade su un calendario gare dei Trofei Malossi in un titolo di giornata nel Trofeo ScooterMatic Regioni Nord. E seppur del tempo che dividerà la prossima decisione dalla prossima sella ancora non abbiamo misura, di certo sappiamo che nella valigia direzione Jerez, Spagna, di Marco Grana ha trovato spazio anche un calendario. E forse un’idea.