Joseph Boccaccio a Favara ritorno e podio con dedica

 

di Emanuela Macrì

Joseph Boccaccio è tornato. Per ripartire da lì dove aveva lasciato, da quel Trofeo Scootermatic Regioni Sicilia lasciato otto anni fa e oggi ripreso “per dedicare qualche risultato, qualche podio a mio padre che da qualche tempo non è più con noi.” Papà Giovanni, grande appassionato di motori e presenza fissa ai Trofei Malossi e al box dell’amico di sempre Piero Trovato, un altro ritorno il suo dopo qualche anno di assenza giustificata.

A sorprendere tutti, però, nella domenica dell’Autodromo Concordia di Favara sarà proprio Joseph. “Perché arrivavo con la consapevolezza di un ritardo nella preparazione e all’attivo solo un allenamento, uno solo in questi anni, fatto qualche settimana fa.” Ma poi… “ma poi al termine dei due turni di qualifica ottengo un quinto posto nella classifica generale di partenza e il migliore tra i piloti del Regioni - una soddisfazione stratosferica - e quindi la conferma di quanto abbia fatto bene a tornare.”

Per quel posto in griglia, lì in mezzo “in seconda fila, in mezzo a tutti i piloti più forti e al fianco di Andrea Guzzon che seguo da tempo. Per me era già il massimo stare lì e sentirmi piccolo accanto a tutti i grandi.” Ma per nulla spaventato. “Sapevo che l’agitazione del momento che precede la partenza si sarebbe spenta con il semaforo. Sapevo che avrei messo l’ansia in OFF e l’attenzione in modalità ON. Il lunedì c’è il lavoro che mi attende.”

E se nella prima frazione di gara passa per primo sotto la bandiera a scacchi di categoria difendendo quella stessa posizione che lo vede partire e arrivare nonostante alcuni problemi al posteriore, è nella seconda finale “il mio momento migliore, nonostante tutto ciò che sarà. Perché il mezzo è perfetto in motore e assetto, riesco a tenermi dietro tutti i diretti avversari e mi sento esplosivo! Forse troppo…”

A due giri dal termine, infatti, mentre conduce il gruppo Regioni, una scivolata che Joseph non si spiega nelle modalità, gli fa perdere posizioni ma non il controllo. E se dopo esser risalito in sella non riesce a ripetere il risultato ottenuto nella prima finale, la somma dei punti ottenuti lo porta comunque e direttamente sul secondo gradino del podio di giornata. 

Quello che sognava un giorno di dedicare a Giovanni. E quel giorno è già questo. Per una gioia da condividere con i figli Joele e Gabriel, che lo accompagnano in zona premiazioni e con Piero “che è la mia spalla, la presenza che mai è mancata. E se sono tornato in pista per mio padre se resto è solo per e con Piero.” Per una carica tale che “sto pensando, organizzando, di provare altri Trofei delle Regioni.” E non passeranno otto anni e nemmeno otto settimane, a quanto pare.