di Emanuela Macrì
Dalla Spagna ai Trofei Malossi e ritorno. Per portare a casa il miglior risultato possibile e far diventar bianco qualche capello ai suoi avversari. Se almeno una di queste era la prima missione italiana di Ignacio Roman beh, non può che dirsi perfettamente compiuta. Tutti avvisati fin dal sabato di prove libere ad Airola: il pilota in forza al team Macera & Accardo Racing non sarà al Girone Sud per lasciare qualcosa di intentato.
E la prestazione in gara, degna di un vero 46, il suo numero fin da quando ha mosso i primi passi su due ruote, ne sarà la conferma. Volando tra quelle due curve consecutive a metà tracciato che da subito lo hanno gasato. Provando e trovando la traiettoria migliore per uscire dall’ultima curva prima del rettilineo, per firmare quel tempone di 50.173 che fatto saltare i suoi al muretto.
Ignacio che nella sua Granada trascorre le giornate nel suo salone di parrucchiere tra un taglio e una piega ma, una volta in Italia l’unico casco è quello che indossa ben allacciato entrando in pista, per affrontare tagli del traguardo, preferibilmente in solitaria, e messe in piega. Molta piega, peraltro.