di Emanuela Macrì
Ritorno al futuro. Ma nessuna macchina del tempo a disposizione. A Gianluca La Rosa è bastata una gara in quel del Concordia di Favara nel 2023 per decidere che nel suo immediato futuro ci sarebbe stato un ritorno in sella. Su uno scooter e nei Trofei Malossi, come Alberto Consoli e Angelo Bonfiglio, amici che segue nelle loro imprese a due ruote da sempre.
Una nuova griglia di partenza della vita, dunque, per il pilota di Aci Catena, in provincia di Catania, dopo quasi quindici anni. Dopo tanto tempo e tante amarezze. Dopo che la vita aveva scelto per lui di interrompere il cammino iniziato presto sulle minimoto e proseguito sulle MiniGP50. Un nuovo mezzo e nuovi obiettivi. Il primo, quello di testarsi.
“A Favara nel 2023 volevo studiare la situazione, gli avversari e i livelli di preparazione, soprattutto il mio.Capire il mio stato delle cose.” Test superato, a quanto pare. “Ora posso dire di sì ma dopo quella gara tornavo a casa con la convinzione di dovermi allenare davvero molto per poter disputare una stagione da protagonista.”
Una stagione 2024 che porterà a casa La Rosa il titolo del Trofeo ScooterMatic Regioni Sicilia. Partita bene da subito ma non per questo tutta in discesa, anzi. “Dopo il podio conquistato al termine al primo appuntamento, tornare sullo stesso circuito per la gara successiva non è stato ripetere quanto fatto nella prima. Ho dovuto combattere, e parecchio. Con Emanuele Giordano (Birilli Racing), più di tutti. Nella prima frazione, però, mi son tolto la soddisfazione di riuscire a passarlo, dopo tutti i giri a studiare come e dove farlo, nonostante lui a livello di motore ne avesse più di me.”
E combattere contro la sfortuna di una scivolata che nella seconda non gli permette piazzamento migliore dell’ultimo posto. Sul gradino più alto del podio, quindi, ci sarà Giordano mentre in classifica la differenza tra i due sarà di soli 3 punti, a favore di Gianluca. E una sola ultima occasione, la terza e ultima gara, per giocarsi una stagione. Sull’asfalto dell’Autodromo dei Templi.
“Dove arrivo con la novità dell’assistenza per il motore del Buscema Racing Team – insieme a mio padre Fabio, sempre al fianco, per la messa a punto – e l’unico obiettivo di portare a casa punti. Per pochi che siano devo mirare al risultato, senza rischi.” Anche perché poi a mettr in forse il tutto ci penserà la sorte con il thriller di gara “il cambio di temperatura e carburazioni – racconta Gianluca - che stava per compromettere tutto.”
“E così non rimaneva altro che sopperire ai capricci del mezzo che non ne voleva saperne di dar gas con una buona dose di esperienza dosando e dividendo in tre momenti l’accelerazione. Per non grippare e arrivare alla bandiera a scacchi.” Per quei punti che se non portano ai gradini del podio valgono comunque un titolo stagionale. E un futuro, nel 2025, nel Trofeo ScooterMatic per il quale “non servono test. So già quanto dovrò allenarmi. E quanto dovrò lottare.”