Francesco Paolo Mazza: profumo di stima, streaming e rivoluzione. I miei Trofei Malossi

Un Sì Piaggio per dare inizio all’adolescenza su due ruote. Poi il passaggio alla Vespa e via all’arrivo di altri mezzi a prender posto nel box sotto casa per un ordinario avvicendarsi che vedrà, quale unico punto fermo e costante, l’adozione dei componenti Malossi. Nasce così questa storia, in un tempo in cui la corrispondenza arrivava via posta e le immagini correvano lungo le pellicole.

Un’avventura che muove i primi passi nel 1997 quando, la passione per la fotografia sportiva, diventa qualcosa che nemmeno osavo sognare: la mia professione.”È in quell’anno, infatti, che tra le braccia con le maniche ben rimboccate di Francesco Paolo Mazza nasce Fotosport.biz, oggi IBUZ Group. E, come sarebbe facile pensare, anche la sua collaborazione con i Trofei Malossi. Ma se la ascolti narrare dall’inizio, questa storia, puoi scoprire che no, non è andata proprio così. 

Perché prima e in mezzo trova posto un’edizione del Motor Show di Bologna, quella del 1997, con biglietto da visitatore in tasca e l’opportunità di vestire i colori della casa di Calderara di Reno in una gara di regolarità organizzata da Malossi. Occasione che lo vedrà sul primo gradino del podio e fare ritorno a casa con un bagaglio decisamente più pesante rispetto a quello dell’andata. Tra la coppa del vincitore e altri premi, infatti, spunterà anche uno scooter. Con il senno di poi, il segno di un destino che di lì a breve avrebbe dato notizia di sé.

Ad attendere appena dietro l’angolo, infatti, ci sono i circuiti, le fotografie in pista e i Trofei Malossi che ogni tanto, nel fine settimana, passano da lì per dare inizio a una corrispondenza che, come sappiamo, al tempo viaggiava via posta. “Al mio lavoro aggiungevo scatti che poi inviavo all’organizzazione dei Trofei. A titolo volontario, senza richiesteUn attestato di stima.” Un lavoro apprezzato e molto spesso utilizzato dalle pubblicazioni di settore. 

Ma il meglio deve ancora arrivare. E lo farà nei primi giorni del nuovo millennio quando “prendo il primo treno notturno (di una serie) che mi porta in Emilia-Romagna a conoscere un freddo micidiale, per me che arrivavo dalla tiepida Torre del Greco con una giacca leggera ma, soprattutto, a incontrare lui. Sandro Malossi. Quello dei componenti dei miei motorini.” Una dimensione surreale. Quasi onirica.

Ma pronta a tradursi, invece e ben presto, in una realtà in continua evoluzione. “Dal 2009, infatti, alla fotografia si aggiungeranno anche le videoproduzioni.” E una svolta. “I Trofei Malossi si sono sempre contraddistinti per alcuni elementi chiave. Il primo è quello della familiarità: la possibilità di un rapporto umano e diretto con l’organizzatore, la disponibilità di Sandro e Riccardo a incontrare direttamente e dialogare con tutte le persone che animano il mondo delle gare, credo rappresenti un unicum in campionati di questa portata.”  Un valore aggiunto e di raro spessore.

Il secondo fattore distintivo è la lungimiranza. Quell’attenzione al particolare che unita alla capacità di ascoltare, valutare e accogliere le nuove proposte, ha dato vita a progetti pioneristici e rivoluzionari quali, nel 2012 con la nascita della regia mobile di IBUZ, le prime dirette streaming delle gare. Quando nessuno ci credeva, in un periodo in cui le connessioni domestiche ancora faticavano a supportare una trasmissione di quella tipologia.” 

Trasmissioni che sono croce e delizia per Francesco Paolo il quale, in occasione degli eventi, al suo ruolo di coordinamento della direzione e della produzione aggiunge l’attività di regista. Con tutte le inquietudini del caso perché “gli attimi che precedono l’avvio di ogni diretta sono tensione pura. Coordinare una squadra di 12-14 addetti (che può arrivare fino a 20 in circuiti come Vallelunga) e fare i conti, nello stesso momento, con la possibilità che un qualsiasi disguido, sia esso tecnico o organizzativo, possa mettere in discussione la riuscita del lavoro, è fonte di una buona dose di stress.”

Compensata, anche e però, da alcuni fattori esterni. Come il profumo della cucina emiliana, “quella che ci coccola nei fine settimana di gara in provincia di Parma a Varano de’ Melegari, il cui autodromo, nel mio cuore, è secondo solo a Vallelunga, la pista dove IBUZ ha trovato casa.”

Un profumo che finisce per mescolarsi a quello della miscela e riporta, con il pensiero, in sella a quel primo ciclomotore. Quello che con i suoi componenti Malossi ha inconsapevolmente aperto la strada al destino. Acceso una storia che Francesco Paolo non osava nemmeno sognare.

Emanuela Macrì