Diego Guerra e Team Accardo. Il punto sui loro Trofei Malossi 2024

 

di Emanuela Macrì

Due strade che si incontrano, dopo anni di Trofei Malossi trascorsi in categorie e box diversi. Due storie che forse erano destinate a diventarne una, a darsi una possibilità. Da una parte il percorso di Diego Guerra, che dopo l’addio alla T-Max Cup ha trovato posto nella parte alta delle classifiche del Trofeo ScooterMatic. Dall’altra quello di Ciro Accardo che con il suo team e i mezzi che prepara a quelle altezze ci abita da anni. Dal 2001 per l’esattezza.

E trovare un accordo – racconta Ciro – per la stagione 2024. Dopo anni di osservazione da parte mia e molti momenti di dialogo ai box nella passata stagione, abbiamo pensato di dare vita ad un’esperienza che ci galvanizza entrambi.” Una decisione che ha atteso il suo tempo. “Che ha atteso anche il passaggio di Diego dal T-Max allo Zip e la maturazione, da parte mia che fosse il pilota che può fare al caso mio e ai miei mezzi.”

Sì, ma perché? “Perché mi ha colpito la sua rilassatezza. Il suo controllo sulla pressione di gara e pista, il suo affanno a livello zero. Pur giocandosela ogni volta con piloti di grande esperienza e livello.” Un fisico bestiale per un pilota ambizioso e un programma che guarda già al 2025. “Quest’anno affronteremo le gare del Girone Sud e, in quelle che vedono la concomitanza del Trofeo Nazionale Scooter Velocità, la ricerca del miglior posto in griglia anche lì. Con un motore 94cc che ci avvicini al 100cc che sarà. Un banco di prova per la stagione futura. L’occasione per portarsi avanti con il lavoro di preparazione.”

 

Se poi si riuscisse a partecipare pure alla gara di Modena – aggiunge Diego, sottolineando la sua predilezione per il tracciato emiliano – sarebbe il programma perfetto. Ma lascio fare alla situazione e al caso, chè sanno lavorare bene insieme.” Beh se guardiamo alla stagione scorsa, quella in cui una sella libera aveva avuto la meglio sulla decisione di appendere casco e tuta al chiodo, non possiamo certo dargli torto.

Con uno scooter che non era stato pensato per me ma risultato invece un grande mezzo. La preparazione del team EnneCi Motor Racing, era già di per sé una garanzia. A cui si aggiungeranno degli ottimi risultati che mi faranno lasciare quel chiodo lì da solo. Condizione che si ripeterà ancora.” Una stagione esplorativa, senza calcoli. “Nata e vissuta senza troppi programmi, quelli che invece faremo in questa alle porte. Una stagione però davvero entusiasmante. Con la tappa di Binetto a darmi risposte e risorse, la convinzione di voler continuare in sella ad uno Zip. Un mezzo che Ciro mi consiglia di provare da anni. Con ragione.”

Binetto, Autodromo del Levante. Quel fine settimana che vedrà la prima finale annullata dopo tre bandiere rosse e, nella mischia di motori e piloti, una certezza farsi strada: Diego Guerra poteva cavalcare uno dei suoi cavalli di battaglia, la strategia che gli ha permesso di vincere tanto. “Dopo la prima curva era chiaro che poteva succedere di tutto, passare primo un giro e quello dopo quindicesimo. Da lì la decisione di lasciar andare un po’ il gruppo, per poi riprenderlo da metà manche in poi. E tagliare il traguardo per secondo.”

Quello che invece il pilota romano non ha lasciato andare è l’offerta del preparatore campano. Loro come due rette parallele che, in barba alle leggi della geometria e buona pace di Euclide, hanno deciso di incontrarsi. In un punto per fare il punto. Prima di una stagione che nelle intenzioni sarà solo la prima insieme. Punto.