di Emanuela Macrì
Dai 4 tempi della SS4Stroke a quelli dell’infuocata TMax Cup by Trofei Malossi, in accelerazione costante. Cambio di scena per David De Glaudi che ginocchio a terra e sguardo deciso, ha scelto l’asfalto dell’autodromo di Magione per alzare il sipario sulla sua nuova avventura in sella. Lì in mezzo alle autorità dello scooter 560cc, forte dei suoi 15 anni e della loro spontanea risolutezza. In piega come se fosse la posizione più naturale per guardare il mondo. In gara con la necessità di reggere il mezzo, e tutto il suo peso, insieme alla tensione del momento.
Impegnato in due finali tiratissime e non sempre semplici “divise tra la pressione in salita ogni volta che davanti a me vedevo allontanarsi il gruppo e l’entusiasmo di momenti galvanizzanti come quando, all’ultimo giro, riuscivo a vincere il duello con il mio diretto avversario e guadagnare una posizione. La sua.” Mentre a fargli compagnia, sulla carena, ci sono i nomi dei due fratelli minori, Gabriel e Tijey “a cui sono molto legato, anche se non sono bravissimo a dimostrarlo.” E, sul viso, l’immancabile sorriso.
Quello che nel weekend umbro sembrava capace di non tradire tutte le emozioni che, invece, passavan da lì. Eccome. “Al termine delle prove libere – racconta il pilota della Scuderia RAPY84 – ero contento della risposta della pista ma, al tempo stesso, sentivo addosso tutta la tensione di una giornata spesa a prendere confidenza con un mezzo per me nuovo da guidare anche se non proprio sconosciuto: prima di Magione avevo guidato, in un paio di occasioni, quello di mio padre. In gara, a guidarmi, c’erano tutti i suoi consigli.”
Un mezzo che già gli era familiare, insomma, se proprio vogliamo esser precisi. David, infatti, è figlio di quel Manuel che di battaglie e di TMax Cup se ne intende parecchio. E che per questa occasione ha dovuto accontentarsi di seguirle in streaming dal divano di casa, con il cuore in gola “e la soddisfazione – racconta De Glaudi senior – giro dopo giro di veder scorrere davanti agli occhi gli ottimi tempi registrati e la grande gara disputata: la prima su un mezzo così, fisicamente, impegnativo.”
Ci dobbiamo, quindi, attendere una sfida tutta in famiglia? “Certo! Con la speranza di vedere spesso la sua gomma posteriore” dice il cuore di papà. Anche se, conoscendo il pedigree De Glaudi, possiamo azzardare che a David nulla verrà regalato e sarà lotta vera. E noi siamo qui, con il biglietto in mano, ad attendere che lo spettacolo abbia inizio!