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di Emanuela Macrì
Questa è una storia che si misura in pochi, ma fatali, ultimi metri. Dell’ultimo giro. All’uscita dell’ultima curva. E poi il rettilineo e la bandiera a scacchi. Circuito di Pomposa, seconda prova del Girone Nord dei Trofei Malossi 2024. Tutto si consuma lì. In una sorpresa che risarcisce e brucia, allo stesso tempo. Questione di POV, punti di vista. Ma andiamo con ordine.
E facciamo un passo indietro, al sabato di prove libere, con Luca Bernardelli (Martelli Motor’s) che insieme a Mattia, il suo preparatore, spende l’intera giornata a litigare con lo scooter “che non ne vuol sapere di fare il suo dovere. E pensare che questa è la pista dove mi alleno, dove va sempre tutto bene. Poi arriva il weekend di gara e succede di tutto.” Qualche metro più in là, nel paddock, c’è anche Paolo Birtele (Team D.P.S.) che negli stessi turni, invece, segna il tempo migliore dell’intero fine settimana.
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La domenica, al termine dei due turni di qualifica, la casella numero 1 della griglia di partenza è sua. Così come sua sarà la vittoria di una manche in solitaria – e con quasi 2 secondi di margine sul traguardo - mentre Luca dopo una prima parte di gara con il gruppo lì davanti perde, progressivamente, metri. Lascia a malincuore la testa e passa a una condotta conservativa che dall’ottavo posto della griglia gli garantisce il quinto sotto la bandiera a scacchi.
Ed è qui, che per team Martelli arriva l’ora di giocarsi l’ultima carta: cambiare (di nuovo, ma questa volta con una tutta nuova!) la molla di contrasto. Perché dopo due giorni di amarezza è tempo di riscatto. Quello che arriva nella seconda e ultima gara in cui Birtele deve fare i conti con un mezzo che si permette qualche capriccio “non trovo il mio passo – racconterà poi il pilota del team D.P.S. – e così cerco rimedio nel fatto di conoscere palmo a palmo questa pista, che peraltro è perfetta per il mio stile di guida.”
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Grattacapi che, da pilota esperto, sa di poter contenere e contrastare. Quello che non sa, però, è che Bernardelli ha trovato il punto di svolta del weekend e condurrà una gara2 opposta alla precedente. Perché se nei primi sette giri rimane sì con il gruppo ma mantenendo la quinta posizione, dal successivo apre il gas (come testimonia quell’ 1:03,171 miglior tempo sul giro), guadagna posizioni e studia per il colpaccio finale.
POV Bernardelli: dal penultimo giro cerco di passarlo nei punti dove potevo farlo senza rischi. Ma nulla, lui chiude ogni porta e io decido di attendere. Voglio vedere se molla. Ma niente da fare eh… Se non lascio quel filo di gas finisce che ci recuperano sulla statale! E allora sto lì e aspetto il mio momento.
POV Birtele: il motore non mi segue e sul rettilineo vedo che perdo troppi metri. Tengo duro, arrivato a metà dell’ultimo giro secondo e senza che nessuno mi abbia passato, così mi affido alla parte che sta per arrivare, quella più guidata. Dai, è fatta, mi dico. E i punti del secondo posto mi bastano per il primo sul podio.