Per fare i conti stagionali si doveva arrivare all’ultima manche dell’ultima gara di una stagione del Trofeo Nazionale Scooter Velocità aperta e combattuta, davvero, fino all’ultimo battito. Fino a quella bandiera a scacchi, la seconda di giornata, che per Alberto Consoli (Team Mannino) vale 4 volte tanto. Vale il quarto titolo di categoria ma anche qualcosa di più. Vale la conferma di essere, ancora, l’uomo da battere.
Dopo una stagione di battaglie con Ignacio Roman (Accardo e Macera), il fortissimo pilota iberico suo primo avversario, con cui ha duellato sull’asfalto e poi in classifica per tutti i quattro gli appuntamenti 2022. Quelli che han portato Consoli alla finalissima di Vallelunga in vantaggio di punti sì ma, anche, con qualche nuvola nel cielo, dopo il fine settimana opaco di Varano de’ Melegari dove lo spagnolo festeggiava a pieno punteggio mentre il siciliano non era riuscito a trovare podio e tranquillità.
Le stesse nuvole, e un filo di irrequietudine, che ritroverà anche nel box di Vallelunga, capolinea di stagione. Un World Malossi Day iniziato con qualche grattacapo il venerdì per un motore capriccioso che non risponde alla chiamata del suo preparatore Maurizio Mannino e, il sabato, non gli permette qualifica miglior di un settimo posto. Una terza fila in griglia che no, non farà dormir tranquillo nessuno al box di Consoli & C.
“Alzando gli occhi al cielo – racconta il pilota di Catania – ho sperato che la pioggia mi venisse in soccorso: con la pista bagnata, in gara, avrei potuto controbilanciare la carenza di motore con la strategia.” La missione, peraltro, si complica per la presenza di un gruppone di otto piloti attrezzati e compatti fino alla fine, con Roman, Vincenzo Sciacca (Veggio Corse) e Francesco Bonomo (Birilli Racing) – tre piloti in 4 millesimi sotto la bandiera a scacchi… si sta strettini lì davanti eh (ndr) – e Nico Morelli (Morelli Racing) a 51 millesimi sul traguardo mostrando tutti i denti mentre saranno, alla fine, tutti otto a passare nel giro di un secondo.
E poco prima di quel finale, arriva lei, la sfortuna “e all’ultimo giro della prima manche la marmitta mi abbandona. Chiudo settimo e, con Roman che guadagna punti d’oro vincendo, vedo il Trofeo con un piede – ma anche due - sull’aereo per la Spagna.” E intanto piove. Sulle speranze ma anche sulle possibilità. Quella di dimostrare “che so e posso essere competitivo perché la pioggia, sul tracciato del Taruffi, non è poi una disgrazia. Almeno per me.”
E infatti succede. Succede che “Francesco Buscema (Buscema Racing Team) scappa via mentre, di nuovo, mi devo confrontare per tutta la gara con Pintacoda– ottimo secondo posto di manche – che mi tiene testa e si gioca il piazzamento con Pietro Rizzo (Enneci Motor Racing) che scivola negli ultimi metri mentre Roman, inaspettatamente, litiga con l’acqua e chiude decimo.”
Il catanese targato Mannino Racing vola sul suo scooter 222 verso il primo posto di giornata, esultando sul podio con Roman e Bonomo, rispettivamente secondo e terzo, e lanciatissimo si corre a prendersi il suo quarto alloro a 100cc dimostrando che Consoli è sempre Consoli e che quando il gioco si fa duro, e gli avversari sono quelli di calibro e fan sudar freddo, sa pure trasformarsi in SuperConsoli.