#VitaminaM Pasquale Vigna, un rientro di fuoco

Di Emanuela Macrì

È un vero ritorno di fiamma, quello ai Trofei Malossi di Pasquale Vigna (Team Monaco) a cui basteranno un turno di prove libere, anzi pochi giri, per ritrovare quel gusto di asfalto e sfida che solo i cordoli sanno dare. Qualche chilometro, giusto il tempo di scaldare gomme e cuore e quella fiamma la vedremo negli occhi del pilota potentino. “Tutto troppo bello” dirà appena sceso dallo scooter, al rientro al box, nel sabato ventoso di Airola. Tutto come prima di quella caduta che lo ha portato fuori pista e lontano dalle piste per molto tempo. 

Un tempo lontano, di cui non curarsi ora che c’è molto di cui occuparsi. “Ci sono le gomme nuove con cui ho trovato da subito un buon feeling e un livello di competizione ancora più alto che in passato.” Ad abbassarsi sono soli i tempi sul giro, infatti. “Se me lo avessero detto non ci avrei creduto: il timore più grande era quello di non essere più competitivo. Dopo due anni di stop e nessun allenamento, le mie aspettative erano pari allo zero.”

E invece i tempi della qualifica e quella casella numero 2 nella griglia di categoria sono il primo segnale, un’indicazione chiara: il campione Regioni Sud 2020 c’è ed è tornato per riprendersi tutto il possibile. A cominciare dalla prima frazione di gara dove lotta con Michele Urbano (Team Urbano) e Adriano Cerruto (Team Macera) ma, soprattutto con quella spalla che urla sotto la tuta. Non importa, la lascia fare perché ha altro da fare, Pasquale. Deve andare a prendersi la prima bandiera a scacchi, la prima vittoria di manche. 

Mi basta questo. Per me è già il massimo che potessi chiedere, pensare” dice appena tolto il casco. E invece no, perché c’è un secondo gradino del podio di giornata da conquistare. E una rivincita sulla sfortuna che passa anche dalla scelta del numero di gara scelto, il 17. “Ho rinunciato e ceduto, per rispetto del suo palmares, il 77 a Gennaro Adinolfi rientrato nella 70cc - ma non è tutto, conclude – e gettato il guanto di sfida alla malasorte: per tutti è numero sinistro. Per me, invece, il nuovo punto di partenza.” Un vero e proprio punto di fiamma.