A Varano un World Malossi Day all’altezza dei sogni che abbiamo

 

di Emanuela Macrì

Fuoco e alloro. Insieme. A dar sapore, colore e calore ai sogni di ognuno dei presenti e alla tre giorni conclusiva dell’edizione 2025 dei Trofei Malossi. Con un World Malossi Day che si farà ricordare a lungo. In un settembre che sembra luglio. In un circuito, il Paletti di Varano de’ Melegari, che sembra un cerchio di fuoco. Con quell’alloro ad adornare teste, con quei titoli stagionali conquistati sull’asfalto. Quello di Giuseppe Iannini (Team DPS - Buscema) suo il titolo mondiale con la World Malossi Day Cup, di Vincenzo Sciacca che vince il Trofeo ScooterMatic con BSC Moto e il Trofeo Nazionale Scooter Velocità con Rotondo Corse, di Marco Grana (Accardo Racing) che si aggiudica il Trofeo delle Regioni e di Valentino Corsi che trionfa in Malossi Racing Academy. Ma in mezzo a tutto questo, c’è di più. E qui ve lo raccontiamo.

World Malossi Day Cup, alias il Mondiale. Quello che vanta una griglia con 32 (trentadue…) piloti e altrettanti polsi a dare gas, una pole conquistata da Paolo Birtele (1:18.470) con Giuseppe Iannini (entrambi Team D.P.S.) e Gennaro Scelzo (Accardo Racing) a completare la prima fila. E a dare spettacolo da subito, insieme a Marco Lazzoni che parte bomba, scattando dalla quinta casella per prendersi la testa: al primo passaggio dà 1 millesimo a Birtele e comanda una gara interrotta un paio di giri più tardi da una bandiera rossa. Tutto da rifare. Si riparte. Ma non c’è da star troppo tranquilli. Perché il ritorno sull’asfalto dura il tempo di 4 giri ed è di nuovo il rosso a dominare. Insieme a Birtele che va prendersi il primo pezzo del mondo, in solitaria sotto gli occhi del Direttore di Gara davanti a Scelzo e Iannini, che comandano un gruppetto con Lazzoni e Joseph Boccaccio (BSC Moto) lanciato in un inseguimento non riuscito. Lo spettacolo vero, però, sta per arrivare. Ed eccolo: seconda finale. Iannini (che per l’occasione fa cantare un motore a firma Buscema) va a fionda su tutti, si mette subito davanti e mette in chiaro le intenzioni che ha, mentre Birtele segue e lo insegue con Scelzo, ma entrambi scivolano in un paio di giri. Così Iannini, dalle dichiarazioni passa alla pratica. Da solo per il resto della gara deve amministrare un titolo che può solo perdere. Mentre dietro, a qualche secondo, ci sono Boccaccio e Mirko Abello (entrambi BSC Moto) che sgomitano in un gruppo di sette piloti per averne la meglio. Come sarà. Anche se attardati rispetto a Giuseppe Iannini che da solo va a prendersi bandiera, titolo mondiale e rivincita. Ma non è tutto, perché sul podio, accanto a Boccaccio secondo e Abello terzo, si toglie anche la soddisfazione del premio del tempo migliore sul giro. Con 1:19.171. Mondiale, davvero.

Dal mondo all’Italia. Al Trofeo (che si scrive) ScooterMatic (ma si legge ITALIANO). Con la gara più originale della stagione, quella che in una finale unica assegna il punteggio doppio e il titolo. Una possibilità e nessun diritto di replica. Davanti a tutti, in classifica, ci sono i tre piloti Birtele, Buscema e Sciacca, vincitori dei tre Gironi e sono a pari punti. Davanti a tutti, in griglia invece, ci sono Paolo Birtele (1:18.470), Vincenzo Sciacca (BSC Moto) e Giuseppe Iannini (Team D.P.S.). Ad alitar loro sul collo, in seconda fila, Francesco Buscema (Buscema Racing Team), Gennaro Scelzo (Accardo Racing) e Joseph Boccaccio (BSC Moto). Semaforo spento. Via. Sciacca parte a tuono, si mette davanti a tutti, sovverte ogni pronostico di strategia e si dà alla fuga mentre alle sue spalle la questione è tutta fra Buscema, Scelzo, Iannini e Birtele che, a colpi di reni e gas, riesce a recuperare tutto il terreno perso (in un giro sono quasi 7 i decimi ripresi, per firmare il tempo migliore e volare a aggiudicarsi il premio previsto in 1:18.488) e a metà gara prende il comando per dare inizio a una battaglia a due con Sciacca che, però, non molla un nanomillimetro di gas mentre il quintetto di testa si ricompone. E alla fine la spunta. Di 21 millesimi di secondo, sul traguardo e su Birtele. In un photofinish che aggiunge spettacolo allo spettacolo. Mentre a sfilare per terzo sotto bandiera è Scelzo davanti a Iannini. Ultima posizione, invece, per Buscema che all’ultimo giro commette un errore e scivola, anche in classica, dalla terza alla nona posizione. Sciacca, così, si prende gara, titolo e quella possibilità unica, senza diritto di replica.

Anche se poi replica, la vittoria del titolo stagionale, anche nel Trofeo Nazionale Scooter Velocità. Seppur nulla, sulle prime, sembrava portarlo lassù, in alto. Non tanto per la pole mancata, che sarà di Ignacio Roman (Team D.P.S.) che ferma il tempo di qualifica migliore in 1:15.656 proprio davanti a Vincenzo Sciacca (Rotondo Corse) e Francesco Buscema (Buscema Racing team) e si prende anche la prima vittoria di giornata. Ma per quella stessa prima manche di gara che stava dominando, davanti allo spagnolo, e dovrà interrompere a un giro dal termine per un problema al freno anteriore. Roman chiude davanti a tutti, dunque, una gara tiratissima giocata sui millesimi. Dai 2 del primo passaggio ai 70 di metà frazione tra Sciacca e Roman, mentre Buscema è a qualche decimo, tradito dalla scelta sbagliata delle gomme e costretto a una gara di contenimento (del rischio). E se Andrea Guzzon (Guzz Garage) combatte con la sua giornata peggiore partendo dalla casella numero 9 e uscendo di scena prima del tempo in entrambi le finali, il gruppo inseguitore diretto con Federico Rucci (FR Racing) Francesco Reale (RF Competition) e Luca Bernardelli (Martelli Motor’s) è un po’ più attardato. Solitaria, dunque, la sfilata sotto bandiera di Roman, davanti a Buscema e Reale. Mentre si attende la seconda frazione di gara in cui tutto può succedere. E tutto succede: Buscema parte bene e si mette subito davanti a Roman – che al terzo giro scivola, si rialza ma perde troppi secondi e posizioni – mentre Sciacca dal terzo passaggio si prende la testa della gara e non la molla. La battaglia è tutta lì mentre il terzo posto è una sfida tra Reale, Sergio Boccardo (Team Rotondo) che per una caduta in prova combatte con una caviglia urlante, e Bernardelli. Sotto la scacchi Sciacca precede di qualche decimo Buscema mentre Reale è terzo seppur con distacco. La vittoria di giornata è di Buscema (che è pure il più veloce con il tempo di 1:15865 e si porta a casa pure la coppa dedicata) che divide il podio con Roman secondo e Reale sul terzo gradino.

Tempo di oro e alloro anche in Malossi Racing Academy. Con Valentino Corsi che sì, si prende tutto – dalla pole in 1:28307 passando per le due vittorie e il giro più veloce in 1:27.712 permettendosi il lusso di abbassare il tempo di qualifica! - e fa sua la stagione 2025. Ma non ha vita facile. Nella prima frazione, infatti, dopo una buona partenza deve fare i conti con Mattia Amorosi che da subito gli dà la caccia e al terzo passaggio è davanti a tutti, e con Francesco Lembo che dal quarto giro guida il terzetto di testa mentre gli inseguitori, Ivan Giussani prima di scivolare sull’asfalto al quarto giro e di conseguenza anche in classifica e Stefano Iotti i più vicini, perdono via via metri e secondi. A due giri dalla fine, c’è il ritorno di Corsi che si riprende la prima posizione e aumenta progressivamente il vantaggio: sotto bandiera è davanti a Lembo di 8 decimi e ad Amorosi di qualche secondo. Altra storia, invece, in gara2 e da subito. Con Gruber e Lembo fuori gara già dal giro di ricognizione per un contatto fra i due, illesi, ma che non permette loro nemmeno di schierarsi. Con Corsi davanti e Amorosi che non riesce a tenere la seconda posizione, prima allarga poi ha un problema al mezzo mentre Iotti approfitta di un errore di Giussani, si mette in seconda posizione e la mantiene. Fin sotto la bandiera a scacchi che saluta la vittoria di Corsi, seguito da Iotti e Giussani. A festeggiare sul podio di giornata, invece, accanto al campione MRA 2025 ci sono Iotti e Simone Zurma.

Una gara dominata dai colpi di scena anche la prima del Trofeo delle Regioni. Quella che apre la due giorni di gare del Malossi Day e che nel sabato di Varano de’ Melegari terrà tutto con il respiro lì, a metà. Quella con la pole di Marco Lazzoni (Team Lazzoni) in 1:20.212 e una prima fila della griglia completata da Joseph Boccaccio (BSC Moto) e Michael Fedeli (Guzz Garage) mentre la seconda vede Devais (IPI Racing), Marco Grana (Accardo Racing) ed Emanuele Giordano (Birilli Racing). Giordano che al quarto giro, mentre si trova in seconda posizione dietro a Boccaccio, scivola e abbandona nella ghiaia del bordo pista del Paletti i sogni di gloria mentre Grana risale dalla quinta casella di partenza fino alla testa della gara, dopo la scivolata di Boccaccio che riparte ma nulla può oltre alla undicesima posizione. E con lui c’è Devais, secondo davanti a Lazzoni e Silvio Lombardo (Birilli Racing). MA. A due giri dal termine Devais, Fedeli e Lombardo scivolano. E sotto la bandiera a scacchi passano, nell’ordine, Grana, Lazzoni e Fabio Tranchida (Burgio Poma Racing). Conti da regolare, quindi, in gara2, a 24 ore di distanza. Una gara che, ancora, non lesina in fatto di colpi di scena. Perché sventola una bandiera rossa al primo giro che porterà a una nuova partenza, gara ridotta di un giro e tre piloti a non riprendere il proprio posto in griglia. Si riparte, così, con Lazzoni davanti a darsi il cambio con Boccaccio e Fedeli – che al quinto giro dovrà abbandonare per una noia tecnica – mentre Devais e Grana sono lì alla ruota di Boccaccio e Lazzoni. E con loro c’è Federico Canetoli (Team D.P.S.). MA. Ultimo giro Boccaccio tiene la testa, Lazzoni scivola negli ultimi metri e sotto bandiera ci passano Devais secondo e Grana terzo. MA c’è un altro MA. Poco più in là al box delle verifiche tecniche che decreterà la squalifica di Boccaccio. E quindi la vittoria di manche di Devais. E il podio di giornata, che vedrà sul primo gradino Grana festeggiare il titolo accanto a Lazzoni secondo e Canetoli terzo. Giro d’onore in zona premiazioni anche per Tranchida e Michele Galullo (Team Galullo), rispettivamente in quarta e quinta posizione.

Fuoco e alloro. Ma anche adrenalina e una serie di MA. Colore, sapore e calore. In un settembre che sembra luglio, almeno sul termometro. In un settembre che chiude un'altra stagione di Trofei Malossi, l’edizione numero 38. E già si sente parlare del prossimo anno. MA. Anche qui c’è un MA, anzi un EICMA. L’appuntamento fisso allo stand Malossi per i Trofei Malossi che nella mattinata di sabato 8 novembre si riuniscono per chiudere, davvero, la stagione. Premiando i suoi campioni. Oro e alloro. Ci vediamo lì, allora!