Trofei Malossi, i conti della 35ma edizione si fanno a Vallelunga

Tante incognite per l’equazione del World Malossi Day edizione 2022 e un solo valore, assoluto e fuori discussione: comunque sia, sarà un successo. E un successo è stato, davvero. Sotto il cielo, più clemente delle previsioni meteo, di Vallelunga la tre giorni conclusiva della stagione numero 35 dei Trofei Malossi è stato un trionfo. Di gas misto adrenalina, scongiuri, calcoli… Di conti fatti, sommando tutti i risultati della stagione con lo scarto del risultato peggiore, e di quelli da fare, con l’asfalto, la fortuna, la messa a punto, la scelta dell’assetto e delle gomme. Per arrivare lì dove hai puntato gli occhi, il cuore, i sogni a due ruote. Mentre decidi per le slick o le rain con uno sguardo verso l’alto nella speranza di prendere la decisione giusta.

Quella che evidentemente Francesco Buscema (Buscema Racing Team) ha centrato in pieno. Con quel titolo Mondiale conquistato al termine delle due manche di gara della World Malossi Day Cup, con la doppia (tripla se contiamo la pole position) soddisfazione di alzare la coppa del vincitore e quella del miglior preparatore. Terzo al termine di una prima finale vinta da Francesco Bonomo (Birilli Racing) davanti – ma per un solo millesimo di secondo! - a Gennaro Adinolfi (AGR Team) che con Buscema appunto l’hanno spuntata su un gruppone agguerrito e compatto. Tanto fitto che nei vari passaggi a presentarsi in meno di un secondo al cronometro sono dieci piloti, mentre al traguardo saranno sei. Altra musica nella seconda manche con il protagonista della prima Bonomo che dopo una caduta non riesce a recuperare terreno, Alberto Consoli (Team Mannino) che cade mentre si trova in testa al gruppo al secondo giro, Adinolfi che lotta ma non può nulla contro Pietro Rizzo (Enneci Motor Racing) che riscatta la disfatta di gara1 con una vittoria nella seconda, Buscema alle sue spalle che gioca più di conservazione e si piazza secondo davanti a Franco Carlucci (Team Monaco), sparigliando così tutte le carte del podio finale. Quello del trionfo, come detto, di Buscema, con Adinolfi sul secondo gradino iridato mentre il terzo è di Ignazio Scianna (Enzo Moto), che somma due buoni piazzamenti di manche per salire con un balzo su un podio che accoglie anche il tedesco Joe Schack (Enneci Motor Racing) per la firma del giro veloce in 2:07.290.

Veloce come il titolo ScooterMatic 2022 di Francesco Bonomo (Birilli Racing) al Pietro Taruffi arrivava con il pieno di punti nella classifica e una sola missione: portare in Sicilia il titolo italiano. E così fa. Giocando d’astuzia, misurando ogni metro della sua gara, lasciando ogni guaio pensabile al box, per risolvere poi in una manche secca, senza farsi frenare dall’incertezza del meteo e da una griglia di partenza che lo vede partire in seconda fila. Evidentemente, nulla lo avrebbe potuto fermare. Il podio di giornata, invece, vedrà la vittoria di Gennaro Adinolfi (AGR Team) che sfila sotto la bandiera a scacchi lasciando a un secondo e mezzo Ignacio Roman (Accardo e Macera) dopo aver ripreso lo spagnolo in fuga per due giri, recuperando un gap di più di 2 secondi per dare vita ad uno spettacolare finale di gara. Quello che vede Bonomo varcare per terzo la linea del traguardo per mettere in saccoccia, senza alcun rischio, i punti utili alla conquista del titolo. Mentre il miglior tempo sul giro è del poleman Francesco Buscema (Buscema Racing Team) mentre la nota di merito va ad Alberto Consoli (Team Mannino) che dopo una partenza dalla terza fila ha fatto i conti con una caduta nel primo ma rimedia, ricostruisce, non molla – girando 3 secondi più veloce dei piloti in testa - e fa suo il quarto posto.

Ma non è tutto. Perché poi compie pure l’impresa nel Trofeo Nazionale Scooter Velocità, andandosi a prendere il podio di giornata e stagione. Anche quando quell’etichetta con il suo nome, Alberto Consoli, da incollare al Trofeo sembrava ormai persa. Dopo una prima manche, a gas aperto in gruppone, vinta da Ignacio Roman (Accardo e Macera), peraltro di un solo millesimo di secondo su Vincenzo Sciacca (Veggio Corse) – secondo posto poi annullato per squalifica sportiva dello stesso Sciacca dalla competizione - per 4 millesimi su Francesco Bonomo (Birilli Racing) e 2 decimi da Nico Morelli (Morelli Racing) che fissa il tempo migliore sul giro sui 2:03.304. Per avere ragione su un gruppo, selvaggio, e una testa della gara che passa nelle manopole di Mario Pintacoda (Pintax No Limits), Roman, Sciacca, Bonomo, Pietro Rizzo (Enneci Motor Racing) e Francesco Buscema (Buscema Racing Team) mentre Consoli chiude settimo. Ma nella seconda manche decide di scrivere una storia diversa. Mentre Bonomo cade e riparte ma non recupera, chiude settimo, mentre Roman si attarda e davanti fan la voce grossa Rizzo, che poi cade a tre curve dal finale, Pintacoda, secondo di manche e grande protagonista con il poleman Andrea Guzzon (Guzz Garage), terzo di frazione. Ma è Consoli a risalire dalla terza fila della griglia, a tutta manetta fino a prendersi la vittoria – che sarebbe di Buscema, poi annullata da una squalifica tecnica – che voleva, anche se nella pausa tra le due gare sembrava non raggiungibile. A meno che tu non sia Alberto Consoli e allora vai a prenderti il posto più in alto di un podio da condividere con Roman, ottimo secondo, e Francesco Bonomo.

T-Max Cup a pieni 530cc con il duello, annunciato e non disatteso, tra Diego Guerra (Marvin Racing Team) e Giuseppe Russo (Russo Racing) a cui si aggiunge il debuttante, ma subito temibile, Daniel Guerrero (Spillo Corse) a rendere la strada verso il quarto titolo consecutivo di Guerra un po’ più in salita. Un titolo quello del pilota romano conquistato al termine di una prima manche in cui ha davvero del filo da torcere con Russo lì davanti, a passarsi in tre il testimone della testa, a non mollare fino ad una scivolata che a quattro giri dalla prima bandiera a scacchi mette la parola fine alla possibilità di far sua la stagione dei bicilindrici. Si rifarà poi nella seconda frazione che seppur a giochi fatti non smette di essere appassionate e vedrà la vittoria di Guerra su Russo di soli 20 millesimi. E a spiegare la giornata di Russo e tutto l’impegno e la voglia di farcela è quella coppa del giro veloce confezionato in 1:56.562 proprio nella seconda finale dove non si è passeggiato di certo. Per un podio di Guerra, Russo e Guerrero. 

Ultima battaglia stagionale, dopo i trionfi nei Gironi, per i piloti del Trofeo delle Regioni che come ogni anno si sono dati appuntamento al Taruffi per un’ultima unica sfida in due frazioni. Nella prima che ha visto un gruppone di dieci piloti compatto darsi il turno alla testa della prima gara, disputata nella giornata di sabato dove avere la meglio al termine dei 5 giri di pista previsti sarà Emanuele Giordano (Birilli Racing) riscattando così il dodicesimo posto in grilglia mentre a 32 millesimi, per la foto(finish) sul traguardo si trovava Gabriele Giallongo (Buscema Racing Team) e, a poco più di un decimo Giuseppe Sorrentino, il pilota del Team Ceppone Fratelli Tenente che nella seconda finale fai i conti alla testa della gara con Mirko Abello (TSR Scordato), poi primo a passare sotto la seconda bandiera a scacchi, con un buon vantaggio Sorrentino e Carmelo Spinello (Buscema Racing Team). Il podio finale vedrà Sorrentino salire sul primo gradino di un podio che divide con Giordano e Giallongo. 

Atto finale con il botto anche per i partecipanti alla seconda edizione della Malossi Racing Academy che concludono il loro percorso accademico per iniziare la vita da piloti. Come Giulio Bagnasco che si aggiudica la stagione sulla Vespa I-get Malossi – e così il premio di una stagione, la prossima, nel Trofeo Nazionale Scooter Velocità -  ma sul tracciato breve del Taruffi si deve accontentare (si fa per dire) del sesto posto di giornata, illuminato però dallo scintillio della coppa del giro veloce compiuto in 1:09.311. La giornata, al meglio delle due gare a cui si sommano i punteggi delle valutazioni dei coach Pannone e Verderosa, è di Nicol Delai, che proprio nel finale di stagione si toglie la soddisfazione del gradino più alto, in virtù di un primo e secondo piazzamento di manche, di un podio su cui salirà anche Gabriele Hashemi Zadeh, un secondo e primo posto sotto le due bandiere a scacchi per lui e Jacopo Volpi che alza la coppa del terzo di giornata. Poi il tempo di una foto e si fa festa.

Al termine di tre giorni di fatica e calcoli sì, ma anche gioia, griglie e grigliate, di gas misto adrenalina, scongiuri e calcoli. Con tutte quelle decisioni azzeccate e le noie tecniche con cui la stagione 2022 dei Trofei Malossi è pronta ad andare in archivio. Ma prima si passa per l’EICMA. Perché c’è ancora qualche coppa da alzare. E alzi la mano chi ci sarà!