Trofei Malossi a Sarno: convinzione e forza volontà contro il tempo (da battere)

di Emanuela Macrì

Non può piovere per sempre”. Ma non si sa mai. Perché se fai parte del parco piloti del Girone SUD magari qualche dubbio ti potrebbe venire. Alla pioggia torrenziale nelle due gare di Airola, infatti, Sarno risponde con un sabato di gocce che iniziano a cadere un secondo dopo l’avvio del primo turno di prove libere per concedere una tregua minima, giusto un paio di turni. La parola acqua, però, non fa rima con resa, meno che mai in un paddock dei Trofei Malossi su una pista impegnativa come quella del Circuito Internazionale Napoli. 

 

ScooterMatic Sud

Se non ci credete chiedetelo ad Alfonso Cirillo (Team Kinder) che dopo le qualifiche della mattina di domenica posiziona al quarto posto sulla griglia di partenza la sua ruota anteriore con quella gomma nuova, una sostituzione imposta da un problema durante le prove cronometrate, che nella prima finale di giornata lo avrebbe tradito al secondo giro con una scivolata risoltasi, però e per fortuna, con una ripartenza a fiamma viva. Sull’erba, infatti, insieme allo scooter n.154 raccoglie la giusta rabbia per trasformare una diciottesima posizione in un sesto posto, guadagnato all’uscita dell’ultima curva nell’ultimo giro sull’amico Mattia Finotello (Finotello Racing), il pilota veneto che al termine delle prove cronometrate guarda insoddisfatto a un decimo posto aggiustato poi dall’orgoglio e dal gas in una sesta posizione, settima solo a pochi metri dalla bandiera scacchi. Un recupero già definito nel secondo giro, lo stesso che avrebbe potuto mettere fine alla manche di Cirillo e con lui a quella di Luciano Formisano (Formisano Racing Team). Ma il battagliero torrese, forte anche di una lunga esperienza nelle competizioni, è abile nel ricucire lo strappo caricandosi per una seconda frazione di gara dove farà registrare il miglior tempo di giornata, fermando il cronometro sui 58.639. Qualche decimo di secondo meno di Vincenzo Sciacca (Team Macera e Accardo Racing), dominatore delle due finali davanti ad Antonio Paduano (Team Rivieccio), salito sul secondo gradino del podio dopo aver duellato, prima con Sciacca e poi con Cirillo, e condotto entrambe le manche fino all’ultimo giro. Terzo posto per Gennaro Scelzo (Team Palomba), davanti a Cirillo, Carlucci (Team Monaco) Formisano, Nucera (Team Monaco) e Finotello.

 

ScooterMatic Regioni Sud

Poco più in là, nel Trofeo Regioni il braccio di ferro tra la pioggia e la forza di volontà si risolve, ancora una, con una vittoria per la seconda. Quando poco prima di terminare il sesto giro della prima finale la pompa dell’acqua (elemento chiave del weekend, se ancora non si fosse capito) dello scooter di Giuseppe Sorrentino (Team Ceppone e Palomba), al comando fino a quel momento, decide per un’uscita di scena che poteva tramutarsi nella chiusura, definitiva, del sipario personale dell’intera giornata. Che avrebbe potuto scrivere un’altra storia, non fosse per quel motore di riserva chiamato al ruolo di titolare dopo una punzonatura al volo tra la bandiera a scacchi di gara1 e quella rossa di gara2 e quella voglia di crederci, arma più potente contro tutte le avversità. Che poi è quella che lo premierà con il primo posto nella seconda manche. A un solo passo dal vincitore di giornata Raffaele Celentano (Team G.N.G. Macera) che sul circuito campano conferma quanto la tenacia possa contare. Lui che, dopo anni a combattere con il fango e la polvere del motocross ha scelto l’asfalto dei circuiti e la sella di uno scooter, dandosi qualche stagione per farsi le ossa, senza perdere però motivazione e spinta. Per arrivare sulla pista di Sarno e togliersi la soddisfazione della sua prima volta sul primo gradino del podio. Poco più in alto di Pasquale Vigna (RC Motors), che conferma l’ottimo avvio carriera dopo Airola, e Federico Arena (Adriano Motors) di nuovo sul podio di categoria.

Ecco, quindi, spiegati i motivi che ci portano a pensare che no “non può piovere per sempre”.  E se anche fosse, poco male: una rain da montare insieme alla voglia di non mollare, nei furgoni dei piloti dei Trofei Malossi, non manca mai. Il tempo? Faccia come crede. L’unico a fare la differenza è quello che dal trasponder arriva in sala crono.