Trofei Malossi a Magione per un fine settimana vulcanico

di Emanuela Macrì

Magione bollente per i piloti del Girone Sud e dei Trofei nazionali in un appuntamento, quello dell’Autodromo dell’Umbria, caldissimo dal punto di vista meteorologico ma reso incandescente dalle battaglie in pista. Con frazioni di secondo a farsi spazio sul traguardo per regalare soffi di fiato trattenuto in gola, duelli decisi all’ultimo millesimo e spettacolo di coppe e sorrisi sofferti ed esaltati, inattesi alcuni ma sperati tutti. E sparati al cielo umbro.

A partire dal Trofeo Nazionale Scooter Velocità con il re di giornata Alberto Consoli (Mannino Racing) che agli avversari lascia solo la pole, firmata da Ignacio Roman (Accardo e Macera), per andarsi a prendere due bandiere a scacchi e il giro veloce con il tempo di 1:22.531. Per regalare con Roman e Andrea Guzzon (Guzz Garage) con lui sul podio, due finali mozzafiato. La prima con Consoli a strappare la vittoria al pilota spagnolo di un decimo preciso precedendo la lotta per la terza piazza tra Nico Morelli e Guzzon, mentre pochi metri dietro è bagarre fra Mario Pintacoda (Pintax No Limits) e Federico Rucci (FR Racing) per quarto posto. La seconda, con Morelli fuori dai giochi dal terzo giro e la gomma di Consoli davanti per 11 millesimi a quella di Roman mentre quella di Guzzon a precedere quella di Pintacoda per soli 13 millesimi. Soffi e brividi, dal traguardo alla sala crono…

Per continuare la T-Max Cup e le due facce della medaglia – la coppa, in realtà – di giornata di Diego Guerra (che peraltro fa il pieno e ricama pure il miglior tempo sul giro con 1:21.344) conquistata con due gara di opposto strategia. Se nella prima temporeggia alle spalle di Giuseppe Russo (Russo Racing), per poi tentare l’affondo nel finale, riuscendovi, nella seconda frazione non lascia spazio a rischi – Russo, l’avversario primo, ha un pedigree mica da scherzo e Guerra lo sa, vedi la gara di Modena! – si prende la testa della gara e la difende fino alla bandiera a scacchi. Intanto Russo lotta, non molla e conquista il secondo gradino del podio che dividerà con Manuel De Glaudi (Team De Glaudi) terzo mai in discussione in entrambe le manche mentre più dietro ci sono il francese Sofiane Abdellaoui e Elias Mancinelli (entrambi Marvin Racing Team), David De Glaudi che duella con quest’ultimo e Michael Valentino (MAVI Racing). Per Sergio Boccardo, invece, giornata decisamente no. 

Primo sì stagionale, invece, per la Malossi Racing Academy che sull’asfalto umbro dà il via alla sua seconda edizione, regalando già qualche chicca. Dal podio di Maurizio Mannino (nipote omonimo del preparatore di Consoli e figlio di quel Nicola che ai Trofei Malossi ha vinto davvero tanto – si sfornano piloti eh!) che dal primo gradino alza pure la coppa del tempo migliore sul giro con 1:41.333 al termine di una giornata di braccio di ferro con Gabriele Hashemi. Tornato in Academy per trovare la sua personale rivincita sulla scorsa edizione Hashemi vince la prima manche ma deve cedere il passo nella seconda, per un secondo posto di giornata davanti a Nicol Delai, casco e treccia bionda noti nel mondo Instagram con il nome di Taylor_smr,  per due volte a sfilare sotto la bandiera a scacchi per terza. Mentre sulla sella delle altre Vespa Sprint Malossi, citati in rigoroso ordine di classifica di giornata, ci sono Giulio Bagnasco e Jacopo Volpi, Joey Schaar (con la wild card nel taschino interno della tuta), Giordano Benagli e Jeroen Van Ouwerkerk dall’Olanda come Schaar in Italia per le istruzioni e consigli dei coach Luigi SuperPann Pannone e Max Verderosa. E il miglior battesimo possibile che, viste le temperature, non si può non definire… di fuoco!

Fuoco e fiamme anche in ScooterMatic. Con due finali belle da paura e difficili da raccontare per il continuo, fluido, cambio di fronte. Alla fine la spunta un Antonio Paduano (Team Rivieccio) in stato di grazia tanto che nemmeno un piccolo accidente all’occhio sinistro occorso nella serata di sabato riesce a metter in dubbio per la sua coppa di giornata. Sudatissima, peraltro, e strappata allo sloveno Klemen Svara (Mart Motors) e allo spagnolo Ignacio Roman (Accardo e Macera) con lui a dare vita a un podio poliglotta. Dopo una prima frazione di gara con una vittoria gli sfugge di 41 millesimi – e vola letteralmente nelle mani di Pietro Rizzo (Enneci Motor Racing) che poi non prenderà il via nella seconda – e che si riassume alla perfezione con quei sei piloti Rizzo, Paduano, Svara, Giuseppe Iannini (Team D.P.S.) e Alberto Consoli (Manino Racing) sulla linea dell’arrivo in meno di un secondo. Mentre nella seconda è il duello Paduano – Svara, così sotto bandiera, a metter fine alla disputa tra i due e Gennaro Adinolfi (AR Racing Team), Franco Carlucci (Team Monaco), Roman, Iannini e Consoli. Un mucchio selvaggio e giù botte, di gas, davvero da paura!

Trofei Regioni Sud con la S maiuscola sì, ma quella di spettacolo. E se la giornata è di Raffaele Celentano (Team G.N.G.) a dare il loro contributo allo show, con passaggi, infilate e sorpassi, ci sono Giuseppe Sorrentino (Team Ceppone f.lli Tenente) e Giancanio Eboli (Eboli Racing) così sotto la torretta del direttore di gara e mentre a ritirare la coppa del quarto e quinto di giornata e liberare un urlo finale sul podio ci saranno anche Francesco Avvisato (Accardo Racing) e Davide Sinigaglia (STR Racing Team) che dopo Modena dichiara di aver preso gusto a frequentare certe zone del paddock.

E allora non rimane che darsi appuntamento con i Trofei Nazionali a Cervesina tra tre settimane da ora. Prima, però, c’è un passaggio, obbligato, per il Girone Sicilia con la gara in programma tra una settimana a Favara. Giusto perché si parlava di vulcani e asfalto bollente…