ScooterMatic Junior e i Fantastici Quattro di Varano de' Melegari

Quattro componenti a marchio Malossi per quattro, aspiranti, piloti. Non è il titolo di un film ma, semmai, il primo fotogramma di una giornata particolare. La prima di molte altre? Mai dire mai. Prima di decidere del futuro, però, è tempo di vivere il presente. Quello che nel sabato di Varano de' Melegari ha condotto i protagonisti del terzo appuntamento con la ScooterMatic Junior, ultima nata in “casa Trofei Malossi”, nei box dell'Autodromo Paletti già di buon mattino. Perchè per certe avventure è importante partire presto e non mancare nemmeno un passaggio. Una filosofia, questa, che si sposa alla perfezione con l'idea base di questa categoria: compiere un primo passo per darsi una possibilità . “Come quelle che mi auguro di avere- racconta Emilio, 15 anni, dalla provincia di Salerno - per poter continuare questo percorso. Perchè questa sia, solo, la prima volta di tante ancora.”

Una prima missione progettata per proiettare i suoi partecipanti direttamente nel vivo dell'azione. Con uno schema operativo in mano e la presenza, costante, di uno staff tecnico guidato da Fabio Canetoli, capo meccanico del reparto sperimentazione dell'azienda Malossi, qui investe anche di giudice al fianco di Henry Favre energico coach sportivo noto ai più per le imprese su due ruote. E con uno scooter posizionato sulla pedana mentre tra le mani passano una marmitta, un carburatore, un cilindro e un variatore a marchio Malossi che dovranno prendere il posto di quelli originali.

Sopra di loro, un orologio a scandire il tempo che li separa dal primo vero test di giornata: l'accensione del motore al termine del lavoro svolto in mattinata. Tra di loro, qualcuno già ben attrezzato per questa prima fase. Alberto, 18 anni, di Chieri, pratica il motocross e, per questo, è “abituato a fare i conti con il motore. Anche se il lavoro sulla parte della trasmissione, per via di alcune differenze, mi ha messo un po' in difficoltà . Trovare la soluzione è stato come trovare un nuovo orientamento.”

Come un in territorio conosciuto che si staglia su uno sfondo, ancora, tutto da scoprire: quando la saracinesca del box si alza, infatti, la scenografia si trasforma e quella che fino ad un attimo prima era la sede operativa di lavoro, ora è il primo varco per la pista. Giù le pedane, dunque, e la visiera. Via la divisa rossa da lavoro e via con casco, tuta, stivali e gas aperto mentre i titoli di testa di un nuovo film sono pronti a scorrere.

Per una prima volta in pista che è stato “un colpo di fulmine” per Simone, 23 anni di Benevento, come l'amico e pilota Federico Rucci che ha accompagnato a Varano “con il preciso intento di entrare nell'orbita dei Trofei Malossi. E che dopo questa giornata sono diventati un obiettivo da centrare.” Anche perchè “ci si diverte un monte!” aggiunge con un'inconfondibile inflessione fiorentina Filippo, arrivato all'esperienza ScooterMatic Junior grazie al consiglio di Mattia Finotello, volto noto nei box dei Trofei, che non ha mancato una capatina durante la mattinata di Varano. “E poi c'è pure la curiosità di sapere come me la sono cavata. Di conoscere il giudizio di chi, di pista, ne ha masticata parecchia.”

Della parola di un esperto di pieghe e gas come Alessandro Berardi, campione plurititolato ai Trofei Malossi, alla guida, non solo metaforica, del gruppo. E regista d'eccezione, nonchè terzo giudice di giornata. “Una bella esperienza, anche per me. In cui ho cercato di dare suggerimenti e consigli per rimediare ad alcune, comprensibili, incertezze. Vedere ragazzi affrontare la pista per prima volta mi ha riportato indietro di qualche anno, a quando quel ragazzo ero io. Proprio qui sul circuito di Varano, nel lontano 2005.”

Non tanto lontano, invece, il traguardo stagionale della categoria ScooterMatic Junior. Manca solo un appuntamento, quello dell'ultimo fine settimana di settembre a Vallelunga, per concludere un'annata e, soprattutto, per scoprire il nome dell'aspirante pilota che, rivelatosi il migliore della stagione, il prossimo anno potrà partecipare a una gara dei Trofei Malossi. Per pronunciare, finalmente, quella frase: And the winner is€¦

Emanuela Macrì