di Emanuela Macrì
Se non avete mai sentito parlare della Malossi Racing Academy sappiate che si tratta di un luogo dove può succedere di tutto. Se, invece, già la conoscete – e non può essere altrimenti - non avrete bisogno di conferme del fatto che qui tutto può e di tutto succede. Che ci sono i fine settimana di coaching e paddock, che nel box nascono amicizie autentiche come l’agonismo una volta che sei in pista, che nessun risultato è scritto e che fino alla fine ti giochi un posto nell’Olimpo, sia esso a 70 o 100cc, non importa purché Olimpo a due tempi sia.
La strada per arrivarci, però, è lunga e a quattro tempi. Quelli della Vespa I-get che ha accompagnato i partecipanti alla seconda edizione dell’Academy dall’Autodromo di Magione, a quello di Vallelunga, passando per i circuiti di Cervesina e Varano de’ Melegari, per assaggiare consigli e ghiaia, starsene faccia a faccia con cordoli e podi, stringere denti, manopole e patti con sé stessi.
Se per ognuno di loro, infatti, l’avventura MRA era iniziata da un punto, soprattutto di vista, diverso e individuale la sua conclusione ha messo tutti d’accordo: nessuno di noi è la stessa persona del primo colpo di gas. Non Giulio Bagnasco, il primo della classe, che da Capri di strada ne ha fatta, rosicchiando punti e gradini del podio, fino all’alloro stagionale. Mentre è già posizionato sul trampolino del Trofeo Nazionale Scooter Velocità edizione 2023, per vivere il premio aggiudicatosi.
Non Gabriele Hashemi, che aveva deciso di rimanere in Academy ancora un anno prima di spiccare il volo in ScooterMatic, il Trofeo che il prossimo anno lo vedrà protagonista, in virtù – anche lui - della formula Race Rent Malossi quale premio per il suo argento di stagione. E non Nicol Delai, che dalla sella del motard a quella dello scooter ha dimostrato come le due ruote non siano una questione di genere ma di polso, grinta, volontà.
Lei, dominatrice del lungo fine settimana di Vallelunga, scalando le classifiche di giornata e arrivando a mettere la ruota davanti a tutte, nonostante il quinto posto in griglia. Fino alla vetta, per conquistare il terzo posto stagionale e così una stagione di iscrizioni gratuite al Trofeo Nazionale Scooter Velocità, dove farà il paio con Bagnasco. E forse con qualche altro compagno di avventura tra Jacopo Volpi, sul podio del Taruffi insieme a Delai e Hashemi, Giordano Benagli, Maurizio Mannino e Jeroen Van Ouwerkerk (in team, rispettivamente con Thomas Ruberto, tornato a vestire i panni dell’accademico e Massimiliano Pagliarani, entrambi a sostituire gli assenti giustificati).
A schierarsi in griglia per domare altri motori ma il cuore e lo sguardo, li immaginiamo, sempre rivolti al box dei coach Luigi Pannone e Max Verderosa, che con i loro insegnamenti li hanno condotti fino al loro primo diploma su due ruote. A varcare il primo cancello nella vita da piloti veri. Perché in Malossi Racing Academy tutto può succedere ma una cosa accade di sicuro: si cresce, si impara a stare sull’asfalto, in sella, in gara. Ci si confronta con le regole e si pongono le basi per un futuro, tutto da sgasare, su due ruote. Si vive sulla propria pelle. Si compie il primo, grande, passo.