di Emanuela Macrì
Tutto in famiglia. Tutto in un weekend di gare condiviso con il fratello Davide sull’asfalto di uno dei circuiti che più gli piacciono. Pasquale Scaramozzino (POSTRI Factory) inaugura la sua seconda stagione nei Trofei Malossi con un secondo gradino del podio, il suo primo in assoluto, poche parole per carattere e tanta voglia di mettersi in gioco “quest’anno - dice il pilota di Lavagna, Genova - soprattutto.”
E, in effetti, si è visto. Perché quel gradino è un prodotto di costanza, impegno regolare e risultati tanto quanto. Un quarto e secondo passaggio rispettivamente sotto le due bandiere a scacchi che lo conducono, dritto dritto, al piazzamento di giornata in un Trofeo ScooteMatic Regioni Nord che per la sua prima stagionale schiera ben 22 piloti in una griglia in cui lui è quarto di categoria.
Con quel suo scooter “che porta un numero a caso perché il mio, da sempre, è il 10 che ai Trofei Malossi, però, è già di un altro pilota. Così potevo prendere il 110 ma pure quello aveva già un proprietario. E allora vada per il 111” con il quale, da subito, ha un ottimo feeling. Quello che gli permette di partire bene in entrambe le occasioni e giocarsela con più avversari.
Già da gara1 in cui sente la risposta del motore mentre spende tutto quello che ha nel rincorrere Mattia Bertaglia (Guzz Garage) per tutto il tempo. E proprio quando la battaglia per il secondo posto è una questione fra i due e dietro non c’è nessuno “ecco arrivare, proprio nel finale, Alice Guzzon che ci pialla entrambi, in rettilineo, in sella a quel missile preparato da Mart Motors.” Scaramozzino vs piloti by Malossi Racing Academy, dunque dato che nella seconda finale dovrà lottare, prima della caduta che gli farà posizioni e speranza di punteggio, con Devais (Guzz Garage).
Per poi terminare con il duello con Luca Stocco (Martelli Motors), che sul podio salirà sul terzo gradino. E concludere una giornata di soddisfazioni, sì ma anche di studio “ho capito di essere un pilota che predilige le staccate e pecca un po’ in percorrenza rispetto agli altri. Devo rimediare.” E per impegnarsi al meglio nell’apprendimento pare che sconfinerà nel Girone Sud per misurarsi con il circuito di Magione “che molti mi dicono essere molto ben disegnato. Non vedo l’ora di provarlo!”
In un weekend di gare in un box affollato, come da tradizione. Perché se a prendersi cura del motore sono le mani esperte di Marco Tancredi e Fabio Testa “con cui ho trovato soluzione a problemi che sembravano non avere una via d’uscita” a dare benzina sono le presenze, insieme a quelle di mamma, papà e fratello, di sua moglie Valentina e delle loro figlie Sofia e Chloe. Perché le gare sono una questione di feeling (con il motore) ma anche di famiglia.