di Emanuela Macrì
Eppure lo si era notato, sin da subito, che qualcosa era cambiato. Che il Klemen ragazzo riservato e pilota acerbo, tutto istinto e gas, aveva ceduto il passo al nuovo Svara. Era bastato qualche giro di pista sull’asfalto di Modena, il primo impegno stagionale nei Trofei Malossi, per capire che sì il Trofeo Nazionale Scooter Velocità aveva trovato un nuovo protagonista. Che il presente – e da questo momento useremo solo questa forma verbale – del pilota Mart Motors è qui e viaggia a bomba in 94cc.
Una stagione quella del pilota di Isola, Slovenia, non certo in discesa: al terzo gradino del podio conquistato a Modena, fanno seguito due tappe meno fortunate, Magione e Cervesina due occasioni dove i campioni di categoria – Andrea Guzzon, Alberto Consoli, Pietro Rizzo e Vincenzo Sciacca - e diretti avversari si avvicendano sul podio. A (riba)dire che nulla lì è facile.Poi però all’appello si presenta l’Autodromo del Levante di Binetto e qui succede qualcosa. “Succede – racconta Klemen – che non conosco la pista (l’unica novità della stagione!) ma ne riconosco le caratteristiche: si tratta, infatti, di un autodromo con le caratteristiche di un kartodromo. La situazione migliore per uno come me, nato e cresciuto nei kartodromi della Slovenia.”
Per uno come lui, soprattutto, cresciuto di testa e tecnica. “Il cambio di categoria e di cilindrata mi hanno motivato tanto. E lavorare sulla concentrazione, cercare di mantenere la calma, è stata la svolta per trovare i risultati che cercavo. Ora so aspettare il momento giusto, ma anche riconoscerlo anziché forzare sempre al 100%.” E proprio questo sarà il tratto fondamentale del weekend di gare in Puglia.
Non solo per il primo gradino di un podio che condivide con Guzzon e Sciacca ma soprattutto per la consapevolezza, la certezza (anche) matematica che tra gli aspiranti al trono stagionale c‘è pure lui. E può dire la sua, ma a bassa voce. Perché lui è fatto così “devo migliorare nel capire la ciclistica – osserva a fine gara – e in questo so a chi affidarmi!”
E lo sappiamo pure noi. Perché si tratta di Aleks Ugrin, pilota dai molti i trascorsi e altrettanti podi nei Trofei Malossi, ora alle prese con la preparazione del motore per il suo Team Mart Motors e la fornitura di consigli – ma anche qualche strigliata, se serve - al fratello Klemen. Cognome diverso ma stessa umiltà e DNA da pilota vero.
“Klemen, secondo me, è un talento naturale alle prese, però, con la sua giovane età e una grande energia da gestire. Abbiamo lavorato molto sulla tranquillità da mantenere in pista e, dal punto di vista tecnico, sulla scorrevolezza. La sua formazione nei kartodromi lo porta a frenare troppo, staccando forte e, così, perdendo velocità in uscita di curva. Stiamo studiando le soluzioni da adottare.”
Perché si festeggia insieme sì, ma soprattutto si cresce, insieme. “Sento che sto migliorando nella fase della carburazione. E anche se c’è ancora molto da fare mi sembra di aver sviluppato un certo orecchio, quello che mi permette di capire se il motore sta facendo il suo lavoro al massimo, già dalla pitlane.” Un lavoro di squadra per un titolo altrettanto. Arrivato nell’ultimo appuntamento stagionale. All’ultima manche di gara a Varano de’ Melegari.
Quella che seguiva una prima finale vinta di un soffio - 77 millesimi di secondo – da Guzzon, al termine di 8 giri a battagliare con Consoli e Morelli. Quella che poi Klemen si aggiudica per un altro soffio – 60 millesimi di secondo – su Consoli al termine di un’altra lotta all’ultimo cordolo ancora con Guzzon che è il pilota da battere, in termini di classifica. Che è l’avversario tosto ma leale, quello con cui dare fondo alla gomma per festeggiare un titolo TNSV salutato dal gradino più alto del podio avvolto nella bandiera della Slovenia. Si presenta così il campione accolto da tanti applausi. Perché davanti a un titolo ottenuto a colpi di lavoro e umiltà, nessuno può non render merito.
Eppure lo si era notato sin da subito che qualcosa era cambiato. E ora a quel qualcosa ha nome, Klemen Svara, e una forma, la targhetta che lo riporta. La stessa che il vincitore del 2023 apporrà al Trofeo Nazionale Scooter Velocità. Per dire, una vota per tutte: addio pilota acerbo, benvenuto Campione!