Intelligenza e costanza. Che forza questa T-Max Regular!

di Emanuela Macrì

Aprire il gas, tutto quanto ce n’è, per arrivare a tagliare il traguardo, per primi. La regola delle due ruote, in pista, dice questo. Ma qui ai Trofei Malossi, si sa, tutto può succedere. Anche di sfatare miti e sovvertire norme. Come? Con un Trofeo che no, non mette da parte le regole ma, anzi, fa della regolarità il suo principio. Si chiama T-Max Regular e nel nome c’è tutto il suo programma: quello di aprire i circuiti ai bicilindrici con assetto stradale, per vederli impegnati in competizioni che fanno della costanza il loro fondamento.

Ultima categoria, in ordine di tempo, ad aver visto la luce in casa Trofei Malossi, ma già capace di vantare più di una stella a brillare nel suo cielo. Tra queste quella di Michael Spampinato YouTuber e seguitissimo Content Creator dell’universo dei motori, special guest in sella a Varano de’ Melegari per il varo ufficiale del Trofeo T-Max Regular e il suo, personale, battesimo tra i cordoli con il 530cc. Per quella che sarà “la mia prima, vera, gara su due ruote della vita.”

In un fine settimana – con video-narrazione consigliata! - in cui “sulla preoccupazione di riuscire a far bene ha avuto la meglio la grande soddisfazione di aver vissuto un momento importante in un ambiente accogliente, familiare ma anche competitivo, come quello dei Trofei Malossi. Prendendo parte a una gara per nulla semplice e per questo molto intrigante. Dove contano più la testa e l’esperienza che fegato e nervi. Dove l’intelligenza del pilota può più del suo polso.”

Una competizione basata sulla regolarità dei tempi di percorrenza nei giri stabiliti dal regolamento, per ottenere lo scarto minore possibile tra il miglior e peggior tempo sul giro registrati dal cronometro e dal medesimo pilota. “Una sfida in cui è necessario concentrarsi al massimo grado perché un errore, seppur minimo, quale una staccata ritardata o un’accelerazione troppo aggressiva, può compromettere la riuscita di un giro e, così, l’intera gara.” Da vivere con un occhio ai tempi mentre lo stomaco è impegnato a trattenere l’impulso di dare più gas.

Però va detto – conclude Spampinato - che non sono gare di passeggio. Anzi, semmai è il contrario. E la sorpresa vera è quella di vedere salire sul podio proprio quei piloti capaci di tenere un passo veloce e non solo costante. Quelli che ragionano sul singolo giro ma, soprattutto, sull’insieme, nello sforzo di mantenere la medesima performance. Pescando, anche, dalla scorta personale di esperienze in fatto di gare e trofei.”

Stelle, si diceva. Sì, perché a prendere parte alla prima gara di questa storia in formato regolarità, infatti, si conteranno nomi di tutto rispetto nell’universo del T-Max. Non solo i volti noti del nizzardo Stephàn Aloisi, una vita in sella e tanti successi per lui e del parigino Sofiane Abdellaoui, pilota e stuntman conosciuto per le sue acrobazie su due ruote, ma più spesso su una soltanto, ma anche di Manuel Maria Garcia Beneroso aka Manolo lo spagnolo come con affetto, tra tanti sorrisi in mezzo ai gas di scarico e tanti ferri del mestiere, lo si sente chiamare nel suo box.

Pochi passi più in là rispetto a quello dei due francesi già suoi sfidanti nella T-Max Cup che non si sono lasciati sfuggire l’occasione di misurarsi anche nella sua versione Regular, partecipando al il taglio del nastro ufficiale avvenuto sull’asfalto dell’Autodromo Paletti di Varano de’ Melegari dove ad alzare la prima, storica, coppa di giornata del Trofeo sarà proprio il pilota di orgini iberiche ma da molti anni in Italia, come testimonia la sua ottima conoscenza della lingua quando racconta di “una sfida tutta nuova per me con un mezzo, il T-Max, con cui sto prendendo sempre più confidenza, gara dopo gara.

Un confronto avvenuto sul terreno della regolarità, capace di mettere davvero alla prova, perché ci si trova a mettere in atto le giuste strategie in punti, precisi, di pista e gara.” Un impegno, però, “rivelatosi utile – conclude Manuel – anche alla T-Max Cup dove mi sono accorto di aver guadagnato terreno in termini di guida.” E alla domanda se tornerà in sella al suo T-Max stradale per difendere quella prima storica vittoria risponde con un regolare “Claro que sì!”