Il tempo dei sogni. Francesco Buscema e la sua World Malossi Day Cup

di Emanuela Macrì

Se c’è sogno ricorrente nei giorni di Vallelunga è quella coppa lì, la World Malossi Day Cup. Quel titolo lì, il Mondiale. Ma se ti svegli al mattino della domenica e il cielo non promette che pioggia “il primo pensiero va al set up. E corri a montare le rain su tutti i mezzi per il warm up.” Perché non c’è tempo per fantasticare se ti chiami Francesco Buscema, hai una squadra intera di piloti da seguire al box e una pole position, in pista, da difendere. 

Non c’è tempo perché ti aspettano due manche in cui giocarti tutto e un plotone di avversari molto ben attrezzati. Tutti candidati alla vittoria e nessuna classifica a dettare posizioni o strategie. Due frazioni di gara per un sogno. Lucidità, motore e poi il semaforo che si spegne. Il resto è tutto in quell’odore di asfalto bagnato misto adrenalina. In quella testa che non devi perdere e in quel polso che non esser mai scollegato.

Per quella gara1 come se ne vedono poche, con un gruppone compatto di piloti tutti lì a denti stretti, a non mollare fino all’ultimo centimetro. E se servisse una prova a confutare quanto detto, eccola qui: sul traguardo, in meno di un secondo, ci saranno – in ordine d’arrivo - Francesco Bonomo (Birilli Racing) che per un solo millesimo (!!) ha la meglio su Gennaro Adinolfi (AGR Team) e Buscema che si mette alle spalle Ignazio Scianna (Enzo Moto), Ignacio Roman (Accardo e Macera) e Alberto Consoli (Team Mannino). Sei piloti nello spazio di un secondo, anzi meno. 

Gli stessi di quel gruppo che ha dominato, senza mai fuggire dal resto però, l’intera testa della gara “quella che sceglierei, se potessi riviverne solo una. Perché dopo l’ottima partenza è stato un continuo gioco di posizioni. Tutti lì, alla pari. Fino alla Roma, quando sono riuscito, proprio alla fine, a passare sia Scianna che Roman (con vantaggio, sotto la bandiera, di soli 60 millesimi…). Al termine di una battaglia aperta e incerta per tutti i cinque giri.” 

Mentre la pioggia che scende sulla seconda frazione di gara influenzerà il suo andamento. Pietro Rizzo (Enneci Motor Racing) si riscatta dalla caduta di gara1 e sfila sul traguardo in solitaria mentre Francesco con il suo scooter 124 non rischia e gestisce, e con Franco Carlucci (Team Monaco) seguono a qualche secondo di distanza. Dietro Adinolfi e Scianna, rispettivamente in quarta e sesta posizione, si vanno a far posto sul secondo e terzo gradino del podio.

Dopo la bandiera a scacchi, però, di tempo, ne servirà per realizzare che sì, è tutto vero. E non basta tuo fratello Tony al muretto che ti consiglia di non strafare, che quella seconda posizione va bene. E nemmeno i complimenti di Fabio Canetoli al termine delle verifiche tecniche post gara. Manco le parole di uno dei tuoi piloti, Micol Sammito “Ciccio, abbiam fatto i conti… hai vinto il Mondiale!”. 

No, per renderti conto che è davvero tutto vero ci vorranno quelle parole “World Malossi Day Cup, il vincitore dell’edizione 2022 è… Francesco Buscema!” quelle che chiamano te sul podio e, insieme, un fiume di lacrime perché è arrivato il tuo tempo, quello di festeggiare il tuo titolo mondiale (e il lavoro del Buscema Racing Team tutto che lì ti ha portato). Per dire che per i sogni c’è un tempo. Anche quello per realizzarli.