Il Divin Inferno di Vallelunga. ScooterMatic in missione Finale

di Emanuela Macrì

 

Portano il nome di Gironi ma no, qui non siamo all’Inferno. Non quello descritto da Dante nella sua Divina Commedia, perlomeno. Nei paddock dei Trofei Malossi non ci sono anime dannate ma piloti in tuta e ossa che (però sì) si dannano l’anima tutta una stagione, targata ScooterMatic, lottando contro avversari e ogni imprevisto per raccogliere quei risultati che diverranno punti utili per la classifica.

Per raggiungere il primo traguardo dell’anno, laureandosi campioni di zona per presentarsi in qualità di testa di serie alla sfida finale del World Malossi Day. E qua sì che saran fuoco e fiamme! Nord, Sud e Sicilia, tre Gironi e tanti a darsi battaglia, vera e bollente, sull’asfalto del Pietro Taruffi, il circuito preferito da molti e tra i più prestigiosi in assoluto. Tra la folla di piloti anche quei tre campioni di zona che a Vallelunga ci arrivano dopo una stagione vissuta da ognuno in maniera diversa.

Tra alti, conquistati a colpi di reni e gas, e bassi rimediati a colpi di sfortuna. Una stagione in salita per Vincenzo Sciacca che, però, sulla sorte riuscirà ad avere la meglio e dopo la vittoria del Girone Sicilia raggiungerà la griglia di Vallelunga direttamente dalla vetta della classifica generale. Nonostante il KO tecnico inflitto da un infortunio e la cessione della sella al conterraneo Alberto Consoli, di solito avversario ma per l’occasione compagno di avventura, in soccorso del marsalese e alla guida del suo scooter per qualche turno.

Dopo un inizio di stagione con il botto, a Racalmuto con il pieno di vittorie, in più categorie e in una sola giornata e ora sull’asfalto di Vallelunga per riscattare una stagione di pene e attese con la missione di rifarsi “puntando – dice il pilota del Team Veggio Corse - a vincere tutto quanto possibile. Alla guida darò l’anima, confidando nel sostegno del motore che, si sa, qui conta ancora di più che altrove”. Per tornare nel punto decisivo del circuito più atteso “l’uscita della Roma, l’ultima curva, quella che immette sul rettilineo. Lì puoi decidere la gara” con una sola richiesta: “pista asciutta o bagnata non importa. Va bene tutto. Tutto purchè il termometro non scenda troppo verso il basso. Con il freddo, a Vallelunga, abbiamo già dato!” Ed ora è tempo per un finale stagionale infuocato quanto il suo inizio.

Così come per Gennaro Scelzo, pilota del Team Palomba, con la sua stagione iniziata “nel miglior modo possibile. Sul circuito che considero di casa, quello di Airola, dove a una doppia vittoria ho aggiunto anche il record della pista. Dove, soprattutto, ho dato vita alla mia gara migliore di sempre, per energia e determinazione. Molto diversa dalla terza stagionale, di nuovo ad Airola, dove scivolate e l’imprevisto in sede di doppiaggio hanno tolto qualche punto alla classifica, senza compromettere, però, la vittoria finale del Girone Sud.”

E la corsa verso quell’ultimo obiettivo da raggiungere, “l’ultima coppa che manca in bacheca, quel titolo italiano che è la figurina mancante nell’album della mia vita su due ruote.” Quella che al pilota di Castellammare di Stabia potrebbe costare lo sfratto – la mamma è stata chiara “in casa un’altra coppa non ci sta!” – ma il tentativo è giustificato. Anche perché tra non molto ci sarà un’altra, nuova, casa ad ospitare trofei. Prima però c’è Vallelunga e una missione da compiere. Sì ma come? “Staccando la spinetta del cervello per accelerare il più possibile e frenare tardi. Il più tardi e meno possibile.” Leggi fondamentali nel regno del motore.

Mentre c’è un altro regno a dettare le proprie leggi tra i Gironi dei Trofei Malossi e le relative classifiche: quello delle Due Sicilie. Se Sciacca governa nel Sicilia, infatti, è Pietro Rizzo da Milazzo il dominatore del Girone Nord, in una stagione “di gare belle da vivere, combattute e tiratissime, animate da colpi di scena che le hanno rese ancora più interessanti. A partire dalla caduta in prova prima della prima gara stagionale di Modena, con il dubbio sul partecipare o meno a una gara che poi vedrà terzo di giornata.” Perché non è mai finita finchè non è finita.

“Mai! Come dimostra – racconta il pilota del team Enneci Motor Racing – la gara di Varano quando, dopo la vittoria della prima finale, nella seconda mi trovo in testa ma un capriccio del carburatore mi obbliga allo spettacolo di vedermi passare da tutti. Per recuperare poi qualche posizione, per un altro terzo posto.” In mezzo, però, “la giornata, perfetta, di Cervesina, con due bandiere a scacchi e la conquista del primo gradino del podio” a ricordare che il sole non smette mai di splendere. Nemmeno in un’estate che lo costringerà allo stop forzato dopo un incidente e alla missione più ostica in vista di Vallelunga: dimostrare che le missioni impossibili non sono impossibili.

Mentre a noi non rimane che attendere il fine settimana più lungo dell’anno, quello del World Malossi Day. Fuoco alle polveri dalle prime ore di venerdì 24 settembre. E che Inferno, di motori e gas, sia!