di Emanuela Macrì
Tornare indietro, a volte, significa compiere il primo passo verso il (proprio) futuro. Ed è proprio per questo che Gabriele Hashemi ha scelto di ripetere l’esperienza nella Malossi Racing Academy. Per tornare sugliaspetti che sentiva, ancora, di non aver acquisito a fondo e per preparare al meglio il passo verso un futuro che vorrebbe su due ruote. “Aggiungiamoci pure anche qualche conto in sospeso da sistemare – sottolinea il ventenne di Riozzo – soprattutto con la sfortuna: qualche manche andata storta lo scorso anno eh… non l’ho ancora digerita.”
Così rieccolo tra i banchi di un’Academy “che è la stessa dello scorso anno ma è, allo stesso tempo, diversa. Non solo per i compagni, tutti nuovi, ma anche per qualche novità aggiuntasi nell’impostazione che la sta rendendo più scuola.” Mettiamoci poi “il livello tanto alto degli avversari, uno stimolo in più nella sfida” a renderla una situazione ideale, dunque. Per continuare a vivere con intensità ogni passo di un percorso di crescita, anche e soprattutto personale.
“Devo imparare a gestire l’errore. Non evitarlo, sarebbe impossibile, fa parte (anche) della vita in pista. Ma devo lavorarci, evitare di sbagliare nel momento meno opportuno, compromettendo così tutto quanto costruito. Prendi la gara di Cervesina, ad esempio, con quell’uscita di pista nella prima finale che ha rovinato una giornata intera.” Per poco. “Per un’uscita di curva affrontata rimanendo troppo esterno per finire, così, nell’erba.”
Per finire a ripensarci tutto il giorno. “Dopo una caduta ci metto un po’ (troppo) a smaltire la botta psicologica. Sull’asfalto ci lascio sempre anche un po’ di fiducia.” Un quantitativo sufficiente a rovinare il resto della giornata “iniziata bene con gli esercizi nel paddock ma terminata non come mi aspettavo. Certo, in maniera meno disastrosa di quanto potessi immaginare.” Significa che i primi risultati in termini di gestione dell’errore, allora, iniziano ad arrivare?
“Sì, ho imparato a dosare le forze, risparmiando in qualifica quel po’ di gas ed energie poi utili in gara. Psicologicamente mi sento più forte rispetto al passato l’ho visto da subito, dalla prima giornata a Magione. Ma c’è molta strada da fare.” Ed esercizio. “Soprattutto quello del percorso a 8, per me il più utile di quelli proposti finora. Perché è completo, contiene più elementi quali l’accelerazione, la frenata, il cambio direzione e la curva stretta.”
Anche se la vera forza, Gabriele, dice di trovarla nella condivisione dei momenti. “Uno dei motivi che mi ha spinto a tornare per un altro anno in Malossi Racing Academy è la dimensione del gruppo. La mia grande scoperta e conquista, sul piano caratteriale, nella scorsa edizione. Quella forza che si trova nel filo che ci unisce fuori e dentro la pista. Quel contesto che non fa da sfondo.” Per quel passo indietro che, in realtà, ne farà segnare due in avanti. Verso il futuro.