Dall’Olanda all’Academy. Chilometri e impegno per Jeroen Van Ouwerkerk

di Emanuela Macrì

Credi possa fare al caso tuo?” gli chiede il collega e amico Joey a proposito della Malossi Racing Academy. “Hai detto Malossi? Ma certo – la risposta di Jeroen Van Ouwerkerk - che mi interessa! Li conosco da sempre e utilizzo i loro componenti da anni. Posso definirmi, a pieno titolo, un loro fan. Un’Academy sotto le loro insegne? Vado subito a informarmi.” Giusto il tempo di iscriversi, caricare quanto necessario e partire. E per fortuna che ama viaggiare.

Perché l’avventura intrapresa in questo 2022 lo sta portando lontano, almeno da casa. Da Lelystad, Olanda, dove vive e lavora in un negozio mentre sta avviando un’attività. Una a caso? Ovviamente no. Manco a dirlo tratterà di vendita e assistenza scooter. Grazie a quella passione che si avvia a diventare una professione. Prima, però, c’è da avviare la Vespa I-Get Malossi e vivere un’esperienza unica.

La prima volta a Magione sono rimasto molto colpito dall'attrezzatura e dai materiali a nostra disposizione. Ma, soprattutto, molto sorpreso da come i nostri coach Max e Luigi siano riusciti a prepararci in poco tempo e portarci subito in pista. Una gara già nel primo weekend non era certo nelle mie previsioni.” Ed invece pronti e via, in griglia di partenza.

Ed è passato qualche anno, sei per la precisione, da quando quindicenne saliva prima volta in sella a un motard. L’anno successivo avrebbe visto l’arrivo dello Zip 70cc “quello delle acrobazie che ancora oggi mi diverto a guidare.” Quello che lo avrebbe legato al mondo degli scooter. “Un amore per questo mezzo che mi porterà alla Malossi Racing Academy. Un mondo dove stiamo costruendo molto.”

Imparando, da subito “che non puoi semplicemente correre. Ci sono molte tecniche da apprendere, tra cui la distribuzione del peso e la posizione da tenere nei momenti della guida. Dalla fase in cui sei più esposto, in curva a quella in cui devi cercare di stare il più possibile in carena, per guadagnare velocità nei rettilinei.”

Regole che devono fare i conti con un fisico importante. “Di peso! Avrò del lavoro in più, per questo, rispetto al resto del gruppo. I mezzi, infatti, hanno tutti la stessa dotazione. Noi piloti, no, ovviamente. Ma questo non può che essere un incentivo a migliorare. In fin dei conti sono qui proprio per questo.”

I risultati, infatti, non stanno tardando. E nemmeno le esperienze. “A Cervesina ho fatto il pieno! Osando qualcosa in più in pista – acquisendo sempre più fiducia in me stesso ad ogni ingresso – e sorprendendomi piacevolmente di questo. Ma anche confrontandomi con la forza di gravità, senza conseguenze per fortuna, e con condizioni meteorologiche che ci hanno messo a dura prova, fatto vedere le stelle...

Temperature elevate con cui, probabilmente, continuerà a confrontarsi. Nel cassetto di Jeroen c’è un altro sogno da realizzare in un futuro quello di diventare vigile del fuoco. Senza fretta, prima ci sono gli asfalti bollenti delle piste italiane e le fiamme della competizione da domare. Tanto da lavorare e tutto da imparare. Per un fan Malossi a pieno titolo, ora pilota MRA. “Credi possa fare al caso tuo?” Voi che dite?