Che sogno questo World Malossi Day edizione 2024!

 

 

di Emanuela Macrì

 

Cerchi l’autodromo di Varano dè Melegari su Google Maps e ti accorgi che se sta lì, incastrato tra un pezzo di cuore e uno di motore. Tra tutti gli scongiuri, le staccate, le lacrime, le messe a punto e le sgasate della stagione. Perché è proprio lì, nel finale, sull’asfalto del Riccardo Paletti, nella provincia di Parma, che la stagione numero 37 dei Trofei Malossi chiude i suoi giochi. Con la tre giorni di World Malossi Day, l’appuntamento dell’anno dove si portano speranze, si bruciano delusioni, stropicciando sogni e, a volte, rimettendo ogni cosa (ma si legge coppa) al suo posto. Assegnando titoli che sono sogni e sono coppe. Come il sogno e titolo Mondiale di Vincenzo Sciacca, che fai paio con il sogno del titolo italiano nel Trofeo ScooterMatic, mentre Andrea Guzzon mette il sigillo stagionale sul Trofeo Nazionale Scooter Velocità, Devais si prende il Trofeo delle Regioni – e lo aveva sognato, eccome – mentre Paky TWC si aggiudica la stagione 2024 della Malossi Racing Academy. Sogni che diventano realtà. Come? Ve lo spiego qui.

 

 

 

È il Mondiale, signori. La World Malossi Day Cup. Il titolo che Vincenzo Sciacca (BSC Moto) si prende senza sconti. Di nervi e calcolo, dopo una partenza dalla terza casella della griglia, accanto a Paolo Birtele (Team D.P.S.) e Alberto Consoli (Accardo Racing), poleman in 1:19.201. Avendo ragione su tutti i 32 piloti (il numero massimo consentito per questo circuito) lì schierati, una macchia di colori Malossi pazzesca. Vincendo una prima frazione spuntandola su cinque rivali che gli hanno filo da torcere per tutti gli otto giri previsti. Il fuoco si accende subito, nei primi metri, con Birtele che parte a bomba per dare il via a una frazione di gara che è una questione a sei, un gruppo di testa che in due passaggi sul traguardo si stacca dal resto del gruppone, con Francesco Buscema (Buscema Racing Team), Paolo Birtele appunto, Giuseppe Iannini (Team D.P.S), Alberto Consoli e Nico Morelli (POSTRI Factory Racing) a sfilare in quest’ordine sotto la bandiera a scacchi dopo una gara a scambiarsi posizioni e strategia, con uno Sciacca feroce in avvio, suo il primo passaggio al crono, poi guardingo in seconda e terza posizione fino a due giri dalla fine quando si riprende quella testa che dopo Buscema era rimasta nei polsi e nelle ruote di Birtele, che firma il tempo migliore sul giro, quel 1:19.004 che abbassa il tempo della pole e gli varrà la coppa. La prima finale, però è di Sciacca che sul traguardo mette la sua ruota davanti a quella di Buscema di 1 decimo e 32 millesimi di secondo. E quella seria ipoteca sul titolo che poi andrà a prendersi in una seconda finale che molto somiglia alla prima. Ma non in tutto perché a far la voce grossa nel noto sestetto, oltre a Birtele che tiene testa e botta per tutti i primi sei giri, ci sono il suo compagno di squadra Iannini, a ruggire dai primi metri per una terza posizione di manche e giornata e Alberto Consoli che riscatta una prima frazione di gara un po’ opaca con una vittoria di manche. Quella che ottiene su Sciacca – che gioca di fino e astuzia. Ha fatto bene i conti - ma di soli 68 millesimi di secondo che lo portano al podio finale con Sciacca sul gradino mondiale più alto, il detentore del titolo Consoli sul secondo e il guerriero Iannini sul terzo.
 

 

Nel bagagliaio di Vincenzo Sciacca, però, c’era ancora un po’ di posto e allora perché non prendersi pure la finale a botta unica del Trofeo ScooterMatic e con questa, per somma di punti, anche il titolo 2024? Appunto, perché no. Partendo dalla quarta posizione in classifica generale e dalla casella numero 3 di una griglia che schiera in pole position Alberto Consoli (Accardo Racing) e in seconda posizione Paolo Birtele (Team D.P.S.), una prima fila composta dai piloti testa di serie, ovvero i vincitori del Girone Sud Consoli, del Nord Birtele e del Sicilia Sciacca. Un trio che si allarga a quintetto, da subito. Subito dopo la partenza a missile di Sciacca che poi da un primo passaggio in testa avrà un gran bel lavoro da fare. Perché Francesco Buscema (Buscema Racing Team) gli fa sentire da subito il fiato sul collo e nella disputa entra pure Giuseppe Iannini (Team D.P.S.) che lavora ai fianchi i rivali per tutta la gara, mentre Consoli risale a metà dei giri in programma dalla quarta posizione e va a prendere il comando che Sciacca e Birtele si contendono a morsi in uno spazio di 78 millesimi. Ma la tigre Consoli è lì e gli ultimi passaggi al cronometro sono suoi. Eccetto l’ultimo. Quello è di Sciacca. Che chiude l’ultimo giro e la questione sfilando sotto la bandiera a scacchi segnando un vantaggio di 35 millesimi (forse millimetri) su Iannini e poco più di 4 decimi su Consoli. Per podio composto dai tre secondo ordine sopra citato per il titolo ScooterMatic di giornata e stagione.  

 

Sogni, si diceva. Che a volte ti tolgono il sonno. Andrea Guzzon (Guzz Garage) non ci dormiva per quel Trofeo Nazionale Scooter Velocità 2024 che doveva essere il suo. E sarà. Ma solo dopo una pole position firmata in 1:16.030, e un titolo di giornata costato sudore e gas. Partendo da una prima fila in griglia condivisa con Ignacio Roman (Team D.P.S.) e Nico Morelli (Morelli Racing), avversari scomodi e il Guzz e lo sa benissimo. Tanto da partire a canna nella prima frazione per vedersela da subito e far coppia davanti con Morelli – che in questa frazione firma il tempo migliore 1:16.285, quello che gli vale il premio previsto – cercando una fuga a due che non riesce. A metà gara, infatti, si rifanno sotto Roman e Diego Guerra (Rotondo Corse) aprendo ad un finale a quattro funestato, però, dalla caduta di Morelli e Guerra che lasciano la seconda e terza posizione sul tracciato e nelle mani, rispettivamente, di Roman e Sergio Boccardo (Rotondo Corse). Una caduta che per Guerra segna l’addio al pomeriggio di gare e rimanda il sogno a 94cc, mentre Morelli esce dal dialogo ravvicinato con l’asfalto decisamente galvanizzato. Nella seconda frazione, infatti, si mette davanti da subito, si contende la testa con Roman in alcuni passaggi (con differenze fra i due di 14 millesimi...) fino a quando nel finale Guzzon si muove dalla confort zone della terza posizione mantenuta fino a lì per quello scatto felino che lo porta a passare la bandiera a scacchi per secondo. La manche è di Morelli, davanti a Guzz di 2 decimi e 22 e a Roman di 2 decimi e 54. La giornata e così la stagione TNSV sono, invece, di Andrea Guzzon che condivide il podio dell’ultima gara di stagione con Roman secondo e Morelli terzo. 

 

Giorno dei giorni e sogno dei sogni per il Trofeo delle Regioni che, come consuetudine, riserva alle giornate del World Malossi Day il raduno di tutti i piloti di categoria dei tre Gironi Nord, Sud e Sicilia, per una sfida finale in due frazioni. Una sorta di riunione di condominio per discutere di gas sì, ma quello aperto da 27 polsi in azione. E di una griglia di partenza con 9 file piene. La prima dominata da Alessio Chiollo (Racing 28-Chiollo) poleman in 1:20.312, Devais (Guzz Garage) in casella 2 e Gianluca La Rosa (Motoclub dello Stretto) a partire dalla terza. A partire bene, anzi benissimo, nella prima frazione sono però Emanuele Giordano (Birilli Racing) e Joseph Boccaccio (BSC Moto) che dalle caselle numero 4 e 5 vanno subito a prendersi la posizione numero 1, alternandosi. Mentre ad inseguire ci sono Devais e Chiollo, Marco Lazzoni (Team Lazzoni) e Maurizio Mannino (Mannino Racing) pronti a scrivere un finale a sorpresa: Giordano cade nell’ultimo giro e Boccaccio per un contatto allarga e paga caro, mentre Devais si prende la testa di una gara che va a vincere, davanti a Chiollo e Mannino. La seconda frazione, invece, è l’inno della rivincita di Alice Guzzon (Mart Motors) alle prese con un fine settimana difficile e che, dopo la caduta del venerdì, più di un problema nella prima manche e il fondo della classifica, mette subito le ruote davanti per duellare con l’amico-rivale Devais. I due si scambiano le posizioni per tutti gli 8 giri ma alla fine è Guzzon a passare di poco più di un decimo su Devais e di poco più di un decimo e mezzo su Mannino. Lazzoni è quinto, dietro a La Rosa ma si prende la soddisfazione del tempo migliore firmato in 1:20.260. Per i due, poi un posto anche in zona premiazioni (Lazzoni per il quarto posto e La Rosa per il quinto) mentre il podio vedrà il gradino più alto conquistato da Devais (che aggiunge un altro tassello al suo percorso di crescita, dopo la vittoria in Malossi Racing Academy dello scorso anno) Mannino sul secondo e Chiollo sul terzo.

 

 Tempo di sogni, rese dei conti e realtà anche in Malossi Racing Academy. Due pretendenti al trono – con pochi punti di differenza in classifica al loro arrivo e il favore matematico a Umberto Bettoli in vantaggio su Paky di una decina di punti – e una sola corona. Quella che Paky TWC si va a prendere vincendo due manche e partendo con i favori del pronostico (leggi “qualifica”). Se per il content creator c’è la prima casella della griglia – e al suo fianco ci sono Alessandro Allegretti e Wesley Colendres – il suo diretto rivale è alle sue spalle, occupando la casella numero 4. La gara, però in quell’arrivo appaiati sul traguardo, in quei 2 decimi di vantaggio di Paky su Colendres – con Bettoli a breve distanza - che aprono a una seconda finale all’ultimo filo di gas. Quello che da metà gara tiene il quartetto Paky, Colendres, Bettoli e Allegretti in testa mentre Dario Paratore e Damiano Villa tentano più di un attacco. Il finale è, comunque, di Paky che passa sotto la scacchi davanti a tutti, anticipando Bettoli – che però è il più veloce e con il suo 1:29.209 si aggiudica il premio previsto  – e Colendres. Anticipando, anche, le posizioni del podio che, di fatto, saranno le stessa. Menzione speciale (premio assegnato da scrive, che se ne prende la piena responsabilità! NdR) della giornata per Paratore e Villa, per un quarto e quinto posto, a documentare quel processo di crescita cercato, poi timidamente ammesso e qui, di fatto, certificato. Un percorso increbile che ha riguardato davvero tutti i partecipanti – qui i non citati in cronaca, in ordine alfabetico: Vito Debellis, Marvin Gruber, Simone Mantovan e Diego Saraceno - al netto di qualsiasi classifica.

 

Un World Malossi Day 2024 da sogno. Un anno, però, che per i Trofei Malossi si concluderà solo e ufficialmente con la consegna dei titoli, con la premiazione dei Trofei Nazionali il 9 novembre sul palco e sul podio dell’Eicma. Quel luogo che se lo cerchi su Google Maps ti accorgi che se sta lì, incastrato tra un pezzo di cuore, uno di motore e un calendario gare 2025.