Davide Morselli. Trofei Malossi, Missione 2023

Non è insolito che geografia e destino dialoghino tra loro. E così, se la sorte indica il luogo di nascita nella terra italiana dei motori beh, ci sono buone possibilità che prima o poi metta sulla tua strada un motore e un numero di ruote variabile tra il due e il quattro, o più. Per Davide Morselli si è trattato esattamente di questo, di nascere a Modena e trovare lavoro vicino a Bologna. Non un’occupazione tra tante, poi, ma proprio quella che lo porta ogni giorno a metter mani e cuore nei motori a due o più ruote.

Il destino ha fatto, poi, in modo che in quelle mani, quando è ancora adolescente e in piena fase “elabora-moto”, capitino i componenti Malossi. Così, appena raggiunta l’età minima richiesta, Davide prepara un mezzo da portare in pista e via con l’iscrizione alla prima, di tante a venire, stagione ai Trofei Malossi. È il 2012. È un motore un 70cc come quello di cui ancora oggi si prende cura, dalla preparazione fino alla linea del traguardo. Sempre con la stessa voglia di arrivarci per primo, ma non con lo stesso numero di gara.

In quel 2012 – racconta Davide - avevo scelto un numero per me importante, il 5. Ma nel primo fine settimana di gara la commissione gara si accorge che in pista c’è un altro mezzo con lo stesso numero e la cosa non può accadere. Il problema è che si trattava di Scooterman, il re del scooter!  E io, che con le sue imprese a due ruote ci son cresciuto, non potevo certo chiedere di cedere il passo. Da lì mi presenterò in griglia con il numero 15.” Un sacrificio durato qualche anno, giusto il tempo di altri trionfi per Scooterman prima del ritiro. “E del ritorno al numero 5, per me.”

Un ritorno, però, un po’ discusso “perché la mia fidanzata Valentina dice che non porta poi molto bene e gli attribuisce la colpa delle molte, piccole ma onnipresenti, grane in pista. Però poi quel numero continua a tornare nella vita - che ne so, vai al ristorante e ti danno il tavolo 5, vai in spiaggia e il lettino è ancora il nr.  5 - e mi sembra che tutto sia lì a dirmi che non lo posso lasciare.” 

Perciò si tratta di dimostrare che la sfortuna non sta lì. E di far ricredere “la mia prima sostenitrice numero uno. Ma anche ombrellina e ombra barra collaboratrice. È lei che si occupa di andar a cambiar le gomme e far benzina. Supporto, logistica e tifo.” La missione del 2023, dunque, sarà “quella di vincere la stagione Regioni Nord con il numero 5!” 

Partendo da Modena “la pista che preferisco, quella della vittoria più bella. Un tracciato molto tecnico con il suo punto focale nel cavatappi, il punto più insidioso che va interpretato bene. Se trovi il modo giusto per affrontarlo è lì che svolti la gara. Se sai tenere a bada, però, la pressione: per me è la gara di casa, con il mio pubblico e con l’obbligo di far bene. Mica puoi invitare la gente a venire a vederti e far poi una figuraccia.”

Come quella volta a Pomposa, seconda posizione nella personale classifica di gradimento “nel 2020 quando al primo giro ero secondo e in lotta con il primo, ma una frenata mi fa planare dritto fuori pista. Con un’inquadratura stretta in diretta streaming mentre saluto la gara con un gesto di stizza all’indirizzo della sorte avversa. A proposito di figure…” Un’altra missione, dunque: rifarsi di tutto con il ritorno del circuito nel calendario gare dei Trofei Malossi 2023. Con il numero 5. È il momento di provarci, quindi. Lo dice il destino (e anche la geografia!).