SuperScooter 4Stroke: la tempesta perfetta di Gennaro Adinolfi

Una stagione perfetta, come una tempesta. Come un uragano che passando porta via con sé tutto quanto incontrato sul proprio cammino: lui è Gennaro Adinolfi e la tempesta perfetta è quella che ha scatenato nella classe SuperScooter 4Stroke dei Trofei Malossi edizione 2019. Portandosi sul gradino più alto del podio ad ogni gara, collezionando (il massimo di) punti e soddisfazioni, plasmando la classifica generale di categoria a sua immagine e somiglianza, senza dimenticare mai il sorriso e quella buona dose di umiltà. Sincera e mai calcolata.

Anche se i numeri, quelli di tempi di qualifica e delle classifiche, presi come semplici dati, potrebbero ingannare e non raccontare, a pieno, la stagione che è stata. Perché schierati sulla griglia di partenza così come sull’asfalto della pista, il pilota cavese ha trovato avversari affamati e decisi. Decisi a scrivere nell’albo 2019 dei Trofei i propri nomi, Rucci e Pohl, nelle caselle d’argento e bronzo. Pronti a scaldare gomme e atmosfera, a non far mancare fuoco, scintille e fulmini.

Esemplare, in questo, la prima manche del sabato di Vallelunga, recupero della prima gara stagionale in programma a Modena alla fine del mese di marzo e non disputata. Una frazione che ha visto Ferderico Rucci, diretto concorrente di Adinolfi, dover lasciare la seconda postazione in griglia per partire, causa un guasto tecnico, dalla pit lane affrontando una penalità che non ha demoralizzato il beneventano ma, a ben vedere, dato quel giusto gas per farlo risalire dall’ultima posizione imposta e recuperare metro dopo metro sugli avversari fino a ritrovare il posto conquistato nelle qualifiche e tagliare il traguardo proprio lì, alle spalle del cavese che, però, sfilava in solitaria sotto la bandiera a scacchi. Dietro di lui un Rucci in rimonta, a contendersi il secondo posto con il tedesco Kevin Pohl e Claudio De Stefano, rispettivamente terzo e quarto a fine gara mentre Manuel De Gluadi si vedeva costretto ad abbandonare la partita anzitempo.

Giro di vento, invece, nella seconda manche di giornata, con due gruppi formatisi già durante il primo giro e una lotta di supremazia a caratterizzarli entrambi: se a tenere testa ad Adinolfi, e portare la ruota anteriore davanti a tutti più di un giro cedendo solo nel finale, c’era il solito Rucci, alle loro spalle una lotta a tre, pochi centimetri d’aria tra i concorrenti e un’alternanza a suon di sorpassi, davano quale risultato l’incertezza sul nome di chi avrebbe conquistato la terza piazza di gara e giornata. A spuntarla sarà De Stefano, su Pohl e De Gluadi.

Condizioni pressochè immutate nella seconda giornata di gara. In una domenica che riporta i piloti in pista fin dal primo mattino per riprendere (e riproporre passo a passo) il dialogo interrotto al termine della seconda gara del sabato. Da subito e in entrambe le manche, infatti, il cielo sopra la SS4Stroke appare diviso: se il duetto Adinolfi/Rucci si mette, da subito, al comando con un discreto margine di vantaggio, dietro di loro torna a dare spettacolo la sfida a tre tra Pohl, De Stefano e De Glaudi, che taglieranno il traguardo in questo ordine in entrambe le manche, sebbene nell’ultima sfida si assisterà all’abbandono anticipato di De Glaudi. 

Dopo aver cercato il giusto assetto con il New Typhoon per tutta la stagione– racconta Kevin Pohl, pilota Malossi Racing Germany - ora mi sento davvero bene con il veicolo e il telaio. Ancora, e però, le prestazioni del motore non sono identiche a quelle degli scooter (il team italiano di DPS sta già facendo un lavoro fantastico!) e devo lottare con alcuni limiti nei sorpassi, impossibili da affrontare in scia ma decisamente più favorevoli in frenata. A Vallelunga ho vissuto quattro fantastiche battaglie, soprattutto con De Stefano, di cui tre a mio favore. Un weekend, e una stagione, di gare entusiasmanti, grazie soprattutto ai piloti che le animano.”  

Peccato– commenta Federico Rucci FR Racing, secondo posto nel weekend e in stagione e, una soddisfazione in più nell’ultima gara, quella del premio per il giro veloce – per quel problema alla batteria che mi ha costretto alla partenza dal box nella prima delle quattro gare. Una difficoltà che non ho trasformato in ostacolo, mettendo al primo posto il divertimento, concentrandomi sul fatto che Vallelunga è una pista che mi piace e la possibilità di sfidare Gennaro, qui, era il primo scopo del fine settimana. Essere riusciti ad avere la meglio su avversari così competitivi, in una pista dove a contare è soprattutto il gioco di scie, e ridurre a un duello la sfida, sarà un grande stimolo per la stagione che verrà.”

Una stagione che si preannuncia infuocata, secondo Gennaro Adinolfi AGR Team“se quanto visto nel finale anticipa il campionato prossimo. La stagione in crescendo di prestazioni, le battaglie alle mie spalle e il livello dei avversari fanno pensare proprio a questo. Aggiungerei, poi, che senza quella partenza dalla pit lane di sabato, forse saremmo a raccontare una gara diversa. Federico dice che, ancora, rispetto a lui ne ho un po’ di più. Non so se per una questione di polso – e sorride– ma direi che il fattore principale sia da individuare nella mia conoscenza, e confidenza, con il 4 tempi che lui non ha ancora maturato. So che presto questo gap si colmerà e allora sarò davvero in pericolo.”

Una questione di tempo, dunque. E di un clima pronto a cambiare? Tante probabilità in mezzo a due sole certezze: che non ci sarà nessuna quiete dopo questa tempesta perfetta. E che alla prossima stagione, in fin dei conti, mancano solo pochi mesi… 

Emanuela Macrì